Un gruppo di Deputati del PD ha presentato un’interrogazione al Ministro delle Infrastrutture con risposta in Commissione in merito alla vicenda della società Bari Porto Mediterraneo. Gli interroganti ricordano che “nell'anno 2004, l'autorità portuale, all'epoca retta dal presidente Tommaso Affinita, dopo aver costituito la Bari Porto Mediterraneo, affidava in concessione alla stessa società (di cui lo stesso Affinita si era nominato al contempo, molto «opportunamente», presidente e amministratore delegato con pieni poteri), la gestione della stazione marittima e del terminal crociere del porto di Bari unitamente a taluni servizi di supporto ai passeggeri.” Gli interroganti ripercorrono nel dettaglio la vicenda della società e di tutti i ricorsi accolti in diversi gradi di giudizio dal Tar e dal Consiglio di Stato e delle deliberazioni assunte dalla Corte dei Conti, per la quale “l'intera operazione di costituzione della società Bari Porto Mediterraneo, lungi dal perseguire gli interessi pubblici del Porto di Bari, sia stata, di contro, finalizzata ad intenti speculativi diretti ad avvantaggiare proprio coloro che rivestivano incarichi gestionali e di governo all'interno dell'Ente Pubblico in esame”. Dal 2008 Tommaso Affinita ricopre la carica di amministratore delegato della rete autostrade mediterranee (RAM S), società il cui capitale è oggi interamente detenuto dal Ministero dell'economia e delle finanze e che persegue l'obiettivo di sviluppare le reti di trasporto marittime come essenziale tramite di collegamento nel contesto euro-Mediterraneo. Gli interroganti chiedono “se il Ministro ritenga tuttora sussistenti, alla luce dei fatti che emergono dalle indagini della magistratura contabile, i necessari requisiti perché il dottor Affinita continui a ricoprire nell'ambito di una società preposta all'espletamento di importanti funzioni pubblicistiche ed alla erogazione di contributi economici di rilevante entità l'incarico di amministratore delegato; se non ritenga, data la gravità degli addebiti mossi dalla magistratura contabile al dottor Affinita che occorra procedere alla immediata rimozione per giusta causa del dottor Affinita, in considerazione di comportamenti che gli interroganti giudicano gravissimi posti in essere, pesantemente pregiudizievoli per il pubblico erario, che sconsiglierebbero il suo impiego nell'esercizio di funzioni correlate alla erogazione di finanziamenti, contributi ed incentivi, vista la disinvoltura nella gestione della cosa pubblica dimostrata dall'attuale amministratore delegato di RAM; se non ritenga opportuno disporre adeguati accertamenti, anche a mezzo di un'apposita commissione di nomina ministeriale, sugli atti e provvedimenti posti in essere da Affinita nell'esercizio della carica di amministratore delegato della RAM in relazione ai finanziamenti, incentivi e contributi erogati”.