Dopo più di dieci anni
dalla richiesta inviata al Governo italiano per la realizzazione di un
rigassificatore a Brindisi e a quasi un anno dalla lettera scritta al Ministro
dell’Industria con la quale si chiedevano certezze sulla procedura e si
minacciava il ricorso per danni a Bruxelles, la British Gas ha deciso di
rinunciare al rigassificatore di Brindisi e chiude tutte le attività presenti
in Puglia, con la messa in mobilità dei lavoratori, in tutto una ventina di
dipendenti. La rinuncia è stata annunciata dal Presidente e Amministratore
delegato di British Gas Italia, Luca Manzella, anche se per il progetto
pugliese British Gas ha già speso 250 milioni di euro. L’investimento
complessivo previsto era di 800 milioni di euro per un impianto da sei milioni
di tonnellate l’anno di gas naturale, pari al 10% del consumo nazionale.