Nella notte fra venerdì e sabato la nave garage “Hoegh Asia”, lunga 220 metri, si è arenata su un basso fondale nei pressi dell’imboccatura del porto di Livorno. La nave, battente bandiera norvegese e proveniente dalla Valletta con 20 persone di equipaggio, aveva a bordo 6.000 auto. Con un pescaggio di circa otto metri si è arenata su un fondale di 6 metri. La Guardia costiera di Livorno, informata dell’accaduto dal pilota presente a bordo, ha inviato sul posto due motovedette e sette rimorchiatori portuali che hanno tentato di disincagliare l’unità. A bordo anche un team di ufficiali e sottufficiali specializzati nella sicurezza della navigazione della Guardia costiera di Livorno per verificare le condizioni strutturali della nave. Da primi accertamenti avvenuti già nella notte, anche con ispezioni subacquee, si sono esclusi danni allo scafo. La nave poggiava con la prua su un fondale sabbioso e con la parte centrale su fango e melma. La nave è stata liberata con l’utilizzo dei sette rimorchiatori e grazie a un delicato spostamento di pesi a bordo. L’incaglio ha riproposto il problema della bocca sud da dragare per almeno 400 mila metri cubi di fanghi. L’Autorità portuale ha ammesso un anno e mezzo fa che occorre dragare, pur riducendo la quota a 100 mila metri cubi. Ma di fatto l’operazione non è mai stata completata e ancora oggi le grandi navi che pescano più di 9,50 metri devono infilare il canale di accesso della bocca sud con assoluta precisione, mentre la manovra di uscita delle grandi navi è ancora più pericolosa perché la poppa tende a ruotare verso terra, dove il fondale è più ridotto: come ha verificato non molto tempo fa anche una full container che tra l’altro riportò anche danni in carena. L'Authority assicura che a giorni sarà pubblicato il bando di gara per allargare il canale e per portare i circa 200 metri della banchina 75 a una profondità di 9,20 metri. I due bandi dovrebbero essere pubblicati entro fine mese, per una spesa di circa 4milioni di euro, mentre i lavori dovrebbero essere terminati entro la fine dell'anno. In prospettiva, l'attuale larghezza della bocca (120 metri) dovrebbe essere aumentata di almeno 90 metri. Ma per la seconda parte dei dragaggi, però, non ci sono ancora certezze. Anche perché resta il problema di dove piazzare i fanghi: i lavori per la seconda vasca di colmata sono partiti, ma ci vorranno almeno due anni.