Dopo avere sospeso i voli
a fine dicembre, dopo soli quattro anni d' attività CargoItalia ha soppresso
tutti i voli e messo in liquidazione la società, una joint venture nata nel
2008 tra l'imprenditore  Leali e Intesa Sanpaolo. Contestati la
concessione della licenza di vettore e Coa italiani alla lussemburghese
Cargolux sulla rotta fra Malpensa e Hong Kong e il decreto che concede
collegamenti internazionali a compagnie straniere. CargoItalia ricorda che
nell'anno della sua nascita stava scomparendo l'intero cargo italiano, a causa
della chiusura della vecchia Cargoitalia e dell'amministrazione straordinaria
di Alitalia. All'epoca all'assegnazione delle rotte poteva accedere
esclusivamente un vettore italiano. Ma già l'anno successivo la lussemburghese Cargolux ha ottenuto la possibilità di operare sulle
rotte internazionali
dall'Italia, “Senza alcun investimento
sostanziale ma solamente tramite una virtuale compagnia aerea, denominata
Cargolux Italia, con solo sede legale italiana”.  CargoItalia aveva
presentato un ricorso al Tar del Lazio contro Enac, chiedendo la sospensione
della licenza a Cargolux. Secondo l’azienda, “CargoItalia si è trovata così a
scontrarsi con forme di concorrenza
del tutto imprevedibili e sleali,
che hanno sconvolto il
contesto competitivo, già fortemente indebolito dall'aggravarsi della crisi
economica internazionale e hanno minato l'iniziativa di rilancio del trasporto
aereo cargo italiano”.