Se non sarà rivista la
nuova normativa sulle esenzioni Iva, l’Associazione Cabotaggio Armatori
Partenopei, costituita da Medmar, Snav, Navigazione Libera del Golfo e il
Gruppo Lauro e la Moby di Vincenzo Onorato minacciano una lunga serrata,
garantendo dal 10 febbraio al 15 marzo i soli servizi essenziali e di cessare
completamente l’esercizio dei servizi dal 15 marzo La nuova normativa sull’Iva,
entrata in vigore il 17 gennaio 2012, prevedrebbe l’applicazione dell’Iva anche
per la navigazione a corto raggio, ossia sotto le 12 miglia. L’attività, finora
esente dall’Iva, sarebbe messa a forte rischio con la necessità di rivalsa sui
consumatori con l’aumento delle tariffe. Al fondo della questione vi è la
corretta interpretazione della
normativa europea, che ha ritoccato la norma sull’Iva del 1972.
Mentre il diritto comunitario prevede l’esenzione per le “navi adibite alla
navigazione in alto mare e al trasporto a pagamento di passeggeri o utilizzate
nell’esercizio di attività commerciali’, ricomprendendo quindi sia gli
operatori di alto mare che quelli di cabotaggio (purché si tratti di attività
commerciali), quella italiana, dopo la modifica, parla di “navi adibite alla
navigazione in alto mare e destinate all’esercizio di attività commerciali”
escludendo quindi il cabotaggio, con il doppio requisito.