Il gruppo svizzero ABB ha chiuso il secondo trimestre con un utile di $ 656 milioni, in calo del 27% su base annua. L’utile prima della deduzione di interessi e imposte (Ebit) ha seguito lo stesso percorso, in contrazione del 25% a un miliardo di dollari, per un giro d’affari stabile a 9,6 miliardi di dollari (+6% in valuta locale). Il risultato è dovuto in particolare al rafforzamento del dollaro, ad alcune transazioni e a correzioni di valore relative all’acquisizione dell’azienda americana Thomas & Betts. L’operazione da 3,9 miliardi di dollari è stata finalizzata in maggio. Le nuove commesse hanno raggiunto i 10 miliardi di dollari, in crescita del 2% (+9% in valute locali) e le ordinazioni in portafoglio alla fine di giugno segnavano un leggero calo del 3% a 29,07 miliardi di dollari (+6%). Il gruppo vede prospettive di crescita a breve termine, anche se ammette le difficoltà nel fornire stime precise per i mesi a venire. L’obiettivo è comunque una crescita coerente con gli obiettivi 2011-2015: i risultati del secondo trimestre permettono un certo ottimismo, sottolinea la Abb. Per quanto riguarda invece la situazione di Abb Italia, la società chiude il primo semestre 2012 con ordini pari a 1,2 miliardi di euro, con una flessione del 4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (1,3 miliardi di euro). I ricavi registrano una contrazione del 13% attestandosi a 1,1 miliardi di euro. La redditività si mantiene costantemente su buoni livelli; la percentuale di export sui ricavi si attesta al 61%.