E’ un diportismo nautico in gravissime difficoltà quello che emerge da report presentato dal presidente di Assomarinas, Roberto Perrocchio, nel corso dell’assemblea annuale dell’associazione tenutasi a Marina di Stabia. ”Siamo in presenza di una crisi evidentissima – ha affermato – Una tendenza che per il momento non sembra destinata a una inversione, ma ad attenuarsi un po’ nel prossimo anno… forse”. D’altra parte, l’indagine conoscitiva congiunturale presentata all’Assemblea, sull’andamento del mercato e dei servizi portuali turistici mette in luce come la domanda degli ormeggi stanziali sia calata dal 15 al 25% rispetto allo scorso anno, con punte fino al 50% e oltre su tutto il territorio nazionale, ad eccezione delle strutture in fase di avviamento. Le previsioni per il 2013 da parte degli operatori sono un po’ meno negative. ”Ma – è stato spiegato – potrebbe trattarsi di speranze sul futuro”. Gli ormeggi in transito presentano cifre in caduta molto simili a quelli stanziali, e in quanto ai rimessaggi anche questi sono in linea con le percentuali generali, tali da giustificare l’assenza di 30mila barche dai porti italiani. Crollo anche della vendita dei carburanti, che dal -20% del 2010-2011, sono calati a -30% e -40% quest’anno con previsioni ancora più negative per il futuro. Flessione anche nella domanda di servizi e accessori (pari al 20% che si somma al precedente calo del 10% del 2010) con previsioni, e questa e’ un’eccezione, ”quasi positive per il prossimo anno”. Identiche le stime per la vendita di attrezzatura, e stagnazione è il termine che definisce la vendita dei posti barca.