Il Tribunale amministrativo regionale di Palermo accogliendo le tesi della Cimolai (aggiudicataria dell’appalto) e della ditta cooptata Metalmeccanica Agrigentina, ha rigettato la domanda di sospensione del provvedimento di aggiudicazione dei lavori di ristrutturazione del bacino di carenaggio galleggiante, da 52 mila tonnellate, sito nel porto di Palermo, per un importo a base d’asta di 34 milioni di euro. Il ricorso era stato proposto da Fincantieri, esclusa dalla gara in quanto non ha dimostrato di possedere i requisiti di capacità tecnica richiesti dal bando. Con il ricorso la Fincantieri aveva chiesto al Tar l’annullamento, previa sospensione, del provvedimento di aggiudicazione a firma dell’assessorato regionale delle Attività produttive, nella parte in cui la stazione appaltante aveva escluso dalla gara la stessa Fincantieri e nella parte in cui gli aveva attribuito un punteggio inferiore rispetto a quello spettante.