A due giorni dal sequestro preventivo di altre due navi disposto dal Gip del Tribunale di Torre Annunziata malgrado il Tribunale del Riesame avesse trasferito l’inchiesta a Roma, il Tribunale fallimentare di Torre Annunziata ha disposto una proroga di 15 giorni per rimodulare il concordato preventivo liquidatorio proposto dai legali degli armatori. Prima del nuovo sequestro delle due navi (dopo le dieci già sequestrate), la proposta dell’azienda era di 150 milioni di euro a fronte di un debito complessivo di circa 500 milioni. La nuova proposta non potrà che essere inferiore, basandosi solo sulle sei unità restanti. Ora la richiesta è quella della nomina urgente di un amministratore giudiziario in grado di gestire le navi sequestrate.