Secondo i dati dell’Avvisatore marittimo, nel mese di Agosto il porto di Livorno ha registrato una forte caduta dei traffici, in particolare di quelli container. Per il settore delle navi da crociera continua la indisponibilità di grandi accosti nei momenti in cui arrivano navi commerciali che mantengono la priorità sia sulla banchina ad alto fondale, in concessione alla Cilp, che sulla sponda sud, l’unica a dragaggio utile del molo Italia. Va registrata anche una netta caduta del traffico da diporto in transito, che riguarda anche il vicino porto turistico di Cala de’Medici. La tassa sulla proprietà delle barche, oltre a fermare quasi completamente il mercato con pesanti conseguenze anche sui tanti cantieri, sulle forniture di bordo e sulle officine di riparazione, ha allontanato verso la Corsica e le Baleari centinaia di scafi livornesi e toscani. In Corsica addirittura è cominciato un fiorente business: quello della re- immatricolazione di barche di proprietà di italiani a nome di società locali, che evitano quindi di pagare la «tassa Monti» con il risparmio di migliaia di euro all’anno per le barche medio – grandi. Secondo Ucina la tassa ha fatto scappare dall’Italia oltre 30 mila barche ed ha fruttato allo Stato nemmeno un decimo di quanto era nei preventivi, causando enormemente maggiori.