Il Senato ha ratificato il Protocollo trasporti della Convenzione delle Alpi, che prevede che la costruzione di nuove infrastrutture per i trasporti debba tutelare l’ambiente alpino e le popolazioni. Contrari alcuni rappresentanti dell’autotrasporto, che temono limitazione alla realizzazione di opere essenziali. La ratifica del Protocollo Trasporti riapre il problema dell’attraversamento delle Alpi per i veicoli pesanti e la difficoltà di trasferire le nostre merci nei Paesi sopra l’arco alpino. Secondo ANITA, se il Protocollo, precedentemente stralciato dalla Convenzione, dovesse essere approvato anche alla Camera, il nostro Paese dovrà rinunciare alla costruzione di nuove infrastrutture stradali transalpine. “Comprendiamo le motivazioni della Convenzione che si pone l’obiettivo di tutelare e proteggere il territorio alpino dall’inquinamento”, ha dichiarato il presidente di ANITA Eleuterio Arcese. “Tuttavia, bisogna considerare che per il nostro Paese l’attraversamento delle Alpi è l’unica via terrestre che ci collega agli altri Paesi europei, e negarci la possibilità di costruire nuove infrastrutture – in mancanza di una valida alternativa ferroviaria – limiterebbe la nostra capacità di movimentazione delle merci nel traffico internazionale”. “Pertanto, conclude il presidente Arcese, chiediamo alla Camera di non ratificare il Protocollo per non precluderci prospettive future di crescita”. Il protocollo sarà ora esaminato in ultima lettura dalla Camera dei Deputati.