La Procura di Napoli ha ordinato il sequestro delle navi Filomena Lembo e Michele Iuliano della Deiulemar Shipping di Torre del Greco. Le navi sotto sequestro sono così salite a dodici, mentre quelle libere sono scese a sei. Il sequestro di altre due navi della compagnia è stato accolto con favore dagli obbligazionisti. Secondo il rappresentante del Comitato degli obbligazionisti, Se la Procura di Torre Annunziata non fosse intervenuta, i risparmiatori avrebbero perso ogni speranza di potersi rivalere sulle navi della Deiulemar Shipping fino a ieri non sequestrate. Sia in caso di fallimento che in caso di concordato preventivo, infatti, gli obbligazionisti della Deiulemar Compagnia di Navigazione non avrebbero avuto titolo per essere ammessi al passivo fallimentare”. Di fatto viene messa in discussione anche la proposta di concordato presentata nelle scorse settimane, che prevedeva un’offerta di circa 150 milioni, a fronte di un debito di circa 500 milioni di euro. Con due
navi in meno a disposizione i 150 milioni sono destinati a scendere e la proporzione con il passivo ad aumentare. Il nuovo sequestro, che segue quelli effettuati a luglio, quando fu anche eseguita un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di nove persone appartenenti alle tre famiglie fondatrici della compagnia, è stato disposto dalla procura di Torre Annunziata, la stessa che si è vista sottrarre la prima inchiesta, trasferita a Roma dopo la scoperta che tra gli investitori della società con sede a Torre del Greco c’era anche un magistrato della Corte di Appello di Napoli.