La Corte di Giustizia europea ha annullato due decisioni adottate nel 2002 e nel 2006 dalla Commissione Europea, che approvò le misure adottate dal Governo francese a favore della SNCM, che opera servizi sovvenzionati fra la Francia e la Corsica. Per la Corte, le autorità di Bruxelles commisero un manifesto errore di giudizio stabilendo che il pacchetto di aiuti da 281 milioni di euro non costituiva aiuto di Stato. Il giudizio della Corte di Giustizia costituisce una grande vittoria per la compagnia privata Corsica Ferries di Pascal Lota, che aveva presentato il ricorso. Sulla base della sentenza, la Commissione europea dovrà ora riaprire il caso. Nel 2002 il 20% di SNCM era detenuto dalle ferrovie statali SNCF e l’80% dalla Compagnie Générale Maritime et Financière (CGMF9, anch’essa interamente pubblica. Nel 2006, il 66% di SNCM fu acquisito dalle società private Capital Partners e Veolia, mentre la società pubblica CGMF restò come socio di minoranza. Nel 2008 la Commissione europea deliberò nuovamente che gli aiuti garantiti nel 2002 alla compagnia erano compatibili con le regole del mercato comune. Quattro anni dopo la SNCM fu ricapitalizzata, ma di nuovo la Commissione stabilì che il piano di privatizzazione non costituiva aiuto di Stato. Ma proprio questa interpretazione è stata annullata dalla Corte di Giustizia, con una sentenza che avrà conseguenze fino a ieri inimmaginabili.