Secondo una recente indagine realizzata condotta dallo Standard P&I Club, che copre armatori, operatori e noleggiatori in caso di danno verso terzi, alla base di un numero sempre maggiore di incidenti marittimi durante la navigazione vi sarebbe la carenza di addestramento di piloti, capitani ed equipaggi. Gli strumenti di alta tecnologia, come le carte elettroniche, i sistemi di identificazione (AIS), i GPS e i controlli al traffico marittimo (VTS), non sono stati sufficienti per arginare il fenomeno. Negli ultimi cinque anni sono state registrate 85 richieste di risarcimento di valore superiore a $ 1 milione, di cui oltre la metà direttamente correlate a problemi di navigazione. Di queste richieste, il 42% ha riguardato collisioni, il 32% scontri con corpi come boe, banchine, frangiflutti, ormeggi e gru, il 15% incidenti durante l’attracco. Il 16% dei casi si è verificato quando la nave era sotto la guida di un pilota. Tra il 2000 e il 2010 si è registrato un aumento del numero medio di collisioni fino al 50%. Dal punto di vista finanziario gli incidenti, di cui l’80% in navigazione, sono costati $ 376 milioni.