“La procedura di nomina del presidente di un porto è complessa e parte dalla richiesta del Ministro delle Infrastrutture agli enti locali di indicare una terna di candidati, scelti tra esperti di massima qualificazione professionale nei settori dell’economia dei trasporti e portuale”. Inizia così una lettera sul Corriere del Mezzogiorno di Umberto Masucci, presidente del Propeller Club, che ricorda quanto sia importante avere una guida competente per la gestione della “prima azienda della città, con quasi un miliardo di fatturato ed oltre 5.000 occupati diretti”. Il 4 febbraio scade il mandato di Dassatti. La quaterna, in quanto l’Autorità portuale ha giurisdizione anche su Castellammare di Stabia, è stata inviata al ministro. I quattro enti hanno indicato Luigi Bobbio, ex Sindaco indicato dal Comune di Castellammare; Domenico Picone, ex Comandante del Porto, indicato dalla Camera di Commercio; Dario Scalella, Presidente di Napoli Servizi, indicato dal Comune di Napoli ed il senatore Riccardo Villari, indicato dalla Provincia. Ad oltre un mese dalle indicazioni, commenta Masucci, sembra, però, che sulla questione sia calato il silenzio. Perché questa indifferenza, quasi apatia delle istituzioni, degli imprenditori verso una questione di grande rilevanza? “Un buon presidente farà il bene del porto e quindi di tutti”, sottolinea Masucci. Anche la Regione Campania ha interesse ad una definizione veloce e positiva della “partita” per dare attuazione pratica al Grande Progetto del Porto di Napoli (oltre 300 milioni di euro) che potranno rivoluzionare in senso positivo il nostro scalo. Da queste considerazioni nasce la proposta d’invitare i quattro candidati alla presidenza del porto ad un incontro pubblico da tenersi lunedì 14 gennaio alle 17,30 alla Stazione Marittima. “Chiederemo ai candidati presidenti – spiega Masucci – di illustrarci il proprio background, le ragioni per cui hanno accettato la candidatura alla massima carica della più importante “impresa” della città ed i propri programmi per il futuro del Porto”. A seguito dell’intervento sul Corriere del Mezzogiorno, Masucci ha ricevuto adesioni all’iniziativa da tutti e quattro i candidati. “Sono contento – spiega – che l’iniziativa sia piaciuta e commentata positivamente da tutti i candidati alla presidenza. Questo mi ricorda che a Genova, in occasione dell’ultima nomina, hanno fatto una sorta di “primarie” con una seduta pubblica degli aspiranti candidati. Mentre a Savona, di fronte alla bocciatura da parte del presidente della Regione di un candidato stimato da tutti, gli operatori, la scorsa estate, hanno protestato vivacemente “ottenendo” un nome tra loro condiviso”.