Con una lettera indirizzata al Presidente della Regione Liguria Claudio Burlando e al Presidente dell’Autorità Portuale di Genova Luigi Merlo, Spediporto denuncia il caso “dell’inerzia di alcune amministrazioni che, incapaci di calare la propria attività ispettiva all’interno delle dinamiche commerciali proprie di uno scalo portuale, penalizzano oltre il lecito le attività di operatori e importatori. In queste settimane – scrive Spediporto – si stanno verificando ingiustificati ritardi nelle attività di controllo del servizio fitopatologico del porto di Genova, che limita la propria attività ispettiva a non più di una / due ore giornaliere, con ciò gravando la merce di ingenti costi per soste nonché gli importatori di onerose penali per mancate vendite.” “Un porto come quello di Genova non può vedere condizionata la propria capacità competitiva rispetto ad altri scali portuali a causa dei disservizi legati al ciclo dei controlli che, pur legittimi e dovuti, devono comunque essere effettuati con tempistiche compatibili alle esigenze commerciali dei traffici portuali”. Spediporto chiede che Regione e Autorità portuale aprano un’istruttoria sulle cause che stanno generando i ritardi, volta a d individuare non solo le responsabilità ma anche i rimedi da approntare con urgenza.