Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Anisa Confcommercio hanno proclamato il fermo nazionale dei distributori di carburanti situati lungo le autostrade dalle 22 di martedì 16 luglio alle 6 di venerdì 9 luglio. Per i gestori, nè il ministero dello Sviluppo Economico né le compagnie petrolifere avrebbero mantenuto gli impegni presi un anno fa: “Nulla è cambiato, se non in peggio”, scrivono le associazioni. La protesta è contro le royalty imposte ai gestori degli impianti che dal 2003 sono passate da circa 13 euro per mille litri di benzina e gasolio a 98 euro medi di oggi, con un incremento del 764%. “Dal canto loro le compagnie petrolifere insistono nell’imporre i prezzi dei carburanti più alti d’Europa, causa prima del tracollo dei volumi di vendita che negli ultimi tre anni sfiora, nel complesso, mediamente il 50%”.