Nei primi cinque mesi dell’anno anno i traffici del porto di Ravenna sono aumentati del 2,6%, con la movimentazione di 9,1 milioni di tonnellate. Le merci secche sono cresciute di 38 mila tonnellate (+0,7%), le rinfuse liquide sono diminuite del 4%.  Dalle merci unitizzate i segnali più positivi: quelle in container crescono di 98 mila tonnellate (+10,4%), quelle su rotabili passano da 209 mila a 377 mila tonnellate (+80,6%). Tra le merci secche il dato più positivo è per i prodotti agricoli (+59,3%), grazie ad una consistente importazione di granoturco proveniente perlopiù dall’Ucraina. In leggero recupero i prodotti metallurgici (+3,9%), per i quali, a causa della difficoltà di approvvigionamento dal porto di Taranto, da cui provenivano il 50% dei coils, si sono registrati nuovi porti di provenienza. Ancora in calo i materiali da costruzione (-7,8%). Ad aumentare sono soprattutto le materie prime per le ceramiche. Per le rinfuse liquide, i chimici sono diminuiti dell’11%, mentre i prodotti petroliferi sono calati 3,6%. In controtendenza le derrate alimentari liquide che grazie all’import degli oli vegetali sono aumentate del 2,5%. Buono il risultato del traffico container,  +7,5%, rispetto allo scorso anno. Il risultato migliore viene sempre dalla movimentazione trailer, infatti sulla linea Ravenna – Catania il traffico CIN/Tirrenia e Grimaldi è stato  di 14.453 pezzi  (+63,1%) a cui si aggiungono quelli della nuova tratta Ravenna – Brindisi (3.142). I trailer dei primi quattro mesi sono stati 17.943, praticamente il doppio rispetto ai 8.992 dello scorso anno. Positivo anche il risultato per quanto riguarda la movimentazione di autovetture, che registra un aumento del 61,3%.