Lo sciopero dei lavoratori al terminal Conateco di Napoli è entrato nella seconda settimana. I danni sono ingenti, con diverse navi dirottate su altri scali e la perdita di circa 10.000 teu, il 4% del volume annuo del terminal. Le associazioni Fai, Assoagenti, Assospena, Consiglio spedizionieri doganali di Napoli e Accsea, hanno diramato un comunicato congiunto che fa riferimento ad un appello inviata al ministro Maurizio Lupi, al Prefetto, alla Regione Campania, alla Autorità del porto.
“La situazione determinatasi nel Porto di Napoli -scrivono le associazioni portuali- a seguito dello sciopero dei lavoratori del terminal Co.na.te.co., che va avanti da sette giorni è drammatica: quasi diecimila contenitori e più di dieci navi sono stati dirottati su altri porti del mediterraneo causando danni per almeno dieci milioni di euro. Il blocco del terminal provoca l’interruzione delle attività di numerose attività ad esso collegate, infatti si sono fermate loro malgrado le aziende di autotrasporto, gli agenti marittimi, gli spedizionieri, i piloti ed i rimorchiatori. In una situazione già di fortissima crisi economica per il nostro territorio è inaccettabile che si consumi una simile tragedia economica. Nelle attività portuali sono coinvolte migliaia di aziende e più di dieci mila lavoratori, è necessario un immediato intervento delle istituzioni per evitare che si comprometta definitivamente la possibilità di arginare le perdite che si stanno producendo. Le associazioni scriventi stigmatizzano come a rendere più difficile la gestione della situazione, intervenga la mancata nomina del presidente dell’autorità portuale, che dovrebbe garantire in casi come questi, azioni idonee a ripristinare la normale operatività del porto e le condizioni di legalità. Auspichiamo una convocazione urgente del Prefetto per trovare una immediata soluzione della questione”