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La Rail Traction Company (RTC), una società di trazione ferroviaria che ha sede a Bolzano ma che fa parte del gruppo tedesco Kombiverkehr, leader europeo nel trasporto intermodale, “comunica con amarezza che il progetto avviato con Maersk, il maggior armatore a livello mondiale, non è destinato a decollare. Nonostante l’impegno e l’ottimo operato delle società coinvolte, i convogli non saranno convertiti in treni regolari a causa dell’inefficienza della gestione delle manovre nel porto di Trieste, situazione contro la quale Rail Traction Company sta lottando da anni.” Il servizio ferroviario, con partenza dalla città tedesca di Regensburg, doveva raggiungere con frequenza regolare il Molo VI, in concessione alla EMT del gruppo Parisi che in questo caso doveva agire da agente, in concomitanza con la partenza settimanale dal terminal container del Molo VII per il Far East delle navi Maersk Line e CMA-CGM. All’interno dei container componenti e automobili BMW provenienti dalla fabbrica di Regensburg e diretti agli stabilimenti del gruppo bavarese in Estremo Oriente e in particolare in Cina, dove le vetture vengono assemblate. La RTC intendeva allestire due coppie di treni la settimana per un carico annuale di 50 mila tonnellate. Ma “la necessità di doversi avvalere di una doppia manovra e i costi troppo elevati per poter offrire al cliente un prodotto concorrenziale, le carenze infrastrutturali del porto e della Stazione di Campo Marzio che non consentono di movimentare importanti quantitativi di merce sono alcune problematiche con le quali RTC deve confrontarsi quotidianamente” e che hanno determinato l’abbandono del progetto che pure aveva ottenuto grande successo, con un numero inaspettatamente elevato di auto avviate sui convogli ferroviari.