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Il governo francese contesta la decisione
Una nuova e pesantissima tegola è caduta sulla testa della compagnia di navigazione francese Société Nationale Maritime Corse-Méditerranée (SNCM), che già versa in una precaria situazione finanziaria. Sulla scorta di due sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione Europea in merito a ricorsi presentati dalla compagnia di navigazione francese Corsica Ferries per ottenere l’annullamento delle decisioni della Commissione Europea di autorizzazione degli aiuti concessi dallo Stato francese alla SNCM, ricorsi che sono stati accolti dal tribunale UE, la Commissione Europea ha infatti ora stabilito che gli aiuti pubblici concessi alla SNCM per la sua ristrutturazione e privatizzazione erano incompatibili con le norme comunitarie in materia di aiuti di Stato e che quindi la compagnia ha ricevuto rispetto ai suoi concorrenti un indebito vantaggio economico pari a circa 220 milioni di euro, cifra che dovrà rimborsare.
La Commissione Europea ha deciso anche di adire la Corte di Giustizia dell’UE per il mancato recupero da parte dello Stato francese di sovvenzioni, che lo scorso maggio la Commissione ha stabilito essere illegali, che erano state concesse alla SNCM per l’effettuazione di servizi di carattere pubblico definiti “complementari” per il collegamento marittimo tra Marsiglia e la Corsica durante la stagione turistica, servizi che – ha spiegato Bruxelles – tuttavia sono già forniti dal settore privato. Anche tale aiuto, di cui Bruxelles aveva chiesto la restituzione entro quattro mesi, ha un valore complessivo di 220 milioni di euro.
La Commissione UE ha ricordato che, secondo le norme comunitarie, le imprese in difficoltà come la SNCM possono ricevere aiuti di Stato per la ristrutturazione se vengono soddisfatte determinate condizioni: devono sussistere prospettive realistiche che nel lungo termine sia garantita la sostenibilità economica delle aziende oggetto di aiuto e che tali aziende contribuiscano sufficientemente ai costi della ristrutturazione al fine di ridurre gli oneri a carico dei contribuenti e per limitare le distorsioni della concorrenza causate da aiuti di Stato attraverso misure compensative. Nel caso della SNCM, la Commissione Europea ha concluso che il piano di ristrutturazione che accompagna l’aiuto non consente alla compagnia di ripristinare la redditività a lungo termine senza l’utilizzo di nuovi aiuti di Stato; inoltre, il contributo specifico di SNCM ai costi di ristrutturazione è stato molto limitato; infine, le misure compensative proposte sono state largamente insufficienti per porre rimedio alle distorsioni della concorrenza determinate dall’aiuto.
Da parte sua il governo francese ha contestato le ultime decisioni della Commissione Europea constatando come la prima tranche delle misure di aiuto fosse stata a suo tempo convalidata dalla stessa Commissione, mentre per le sovvenzioni relative ai servizi complementari di carattere pubblico l’esecutivo francese ha ricordato di aver presentato appello dopo che un suo ricorso è stato rigettato lo scorso agosto dalla Corte di Giustizia UE.