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Le agenzie marittime indagata rappresentano i principali armatori del settore di linea, fra i quali:  Maersk Line, MSC, CMA CGM, APL, “K” Line, NYK, OOCL, China Shipping, HMM, ZIM, COSCO, Evergreen e Hapag-Lloyd
Il Federal Antimonopoly Service (FAS) della Federazione Russa ha avviato un’indagine per appurare se una serie di agenzie marittime russe che rappresentano le principali compagnie armatoriali che operano nel settore del trasporto marittimo containerizzato abbiano violato le normative antitrust della Russia.
Oggetto dell’indagine sono le agenzie “Maersk” CJSC (che rappresenta la compagnia Maersk Line), “Mediterranean Shipping Company Rus” Ltd. (gruppo MSC), “CMA CGM Rus” Ltd. (gruppo CMA CGM), “APL SNG” Ltd. (gruppo NOL/APL), “K” Line RUS” Ltd. (gruppo “K” Line), “NYK Line RUS” Ltd. (gruppo NYK), “OOCL Russia Limited” Ltd. (gruppo OOCL), “China Shipping Agency Russia” Ltd. (gruppo China Shipping), “Hyundai Merchant Marine CIS” Ltd. (gruppo HMM), “ZIM Russia” CJSC (gruppo Zim), “COSCO RUSSIA” Ltd. (gruppo COSCO), ”Evergreen Shipping Agency Russian Limited” Ltd. (gruppo Evergreen), “Ocean Container Services MSK” Ltd. e “Ocean Container Services” Ltd. (entrambe del gruppo OCS e agenti di Hapag-Lloyd).
L’autorità antitrust russa ha specificato che l’indagine è stata avviata a seguito dell’esame di materiale ottenuto nel corso di ispezioni a sorpresa effettuate quest’anno da funzionari del FAS e del ministero dell’Interno presso gli uffici delle agenzie marittime.
«Attualmente – ha dichiarato il vice direttore del FAS, Alexander Kinev – il trasporto marittimo dei container ha un impatto significativo sullo sviluppo del commercio internazionale. Il costo di tale trasporto rappresenta una quota rilevante del prezzo dei beni e accordi sui noli in questo mercato possono avere un impatto estremamente significativo sull’economia globale e sull’economia delle singole nazioni. Indagando sul caso del “cartello oceanico” – ha concluso Kinev – FAS dovrà prendere in esame le azioni di compagnie di navigazione estere. Ci sono le necessarie basi giuridiche per farlo. Inoltre siamo ansiosi di lavorare con le autorità estere garanti della concorrenza».