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Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti scrive che non è prevista “nessuna soppressione o eliminazione della Direzione Generale Porti”. Il Ministero sottolinea di essere invece “impegnato nell’elaborazione di un nuovo piano di razionalizzazione delle attuali 24 Autorità portuali, che le riduca significativamente nel numero introducendo il concetto di distretti logistico – portuali in grado di fare sistema e di confrontarsi non con la concorrenza interna ma con la competizione internazionale dei grandi porti del Nord Europa e delle crescenti economie marittime del Sud del Mediterraneo. Gli allarmismi sono dannosi soprattutto se non supportati dai dati di fatto”. “Con la riforma del Titolo V della Costituzione – scrive il Ministero – gran parte delle competenze in materia di porti e demanio marittimo sono state assegnate alle Regioni e agli enti locali. Nel nuovo schema di riorganizzazione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è prevista la Direzione generale per la vigilanza sulle Autorità portuali, le infrastrutture portuali ed il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne che non cancella nessuna delle competenze e delle funzioni residue, ma per esigenze di razionalizzazione e di sinergia tra i due comparti accorpa la Direzione generale per i porti e la Direzione generale per il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne”.