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Il porto di Monfalcone ha chiuso il 2013 con la movimentazione di 4.037.311 tonnellate di merci, il 9% in più rispetto al 2012, un risultato eccezionale che riporta lo scalo quasi a livelli ante-crisi, come negli anni record 2006 (4,5 milioni) e 2007 (4,4 milioni). Questa performance è stata possibile grazie al ripristino degli ormeggi 1, 2 e 3 che sono stati per parecchio tempo inutilizzabili a causa di problemi strutturali della banchina prima e di fondale poi. I lavori sono stati effettuati grazie ai fondi ministeriali destinati alle “autostrade del mare”, anche se questo progetto a Monfalcone non è ancora decollato: quindi questa parte di banchina è stata utilizzata da navi per diverse tipologie di merci. Visto che il ripristino è avvenuto nel corso del 2013, il 2014 sarà il primo anno intero su cui si potrà contare su questo settore con le banchine rinnovate; perciò nei prossimi 12 mesi, se verrà confermato il trend positivo, si potrebbero ottenere risultati ancora migliori. Resta l’endemica discrepanza tra merci in partenza (448.245 tonnellate) e quelle in arrivo (3.589.066 tonnellate), mentre i dati riguardanti l’attività del terminal Cetal, controllata dalla capogruppo Grimaldi sono ancora parziali. Infatti al momento sono disponibili solo quelli relativi ai primi undici mesi dell’anno dove vengono conteggiati circa 107.000 automezzi tra sbarchi ed imbarchi, mentre in tutto il 2012 ci si era fermati a 91.095.