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I porti Napa hanno movimentato 1.683.000 teu (+5,9%)
L’Autorità Portuale di Venezia ha reso noto che lo scalo portuale lagunare ha archiviato il 2013 con risultati del tutto positivi segnando un +2,5% nella movimentazione dei container e un +4,8% nell’incremento dei crocieristi. Ciò – ha rilevato l’ente – mentre dalle prime stime ufficiose fornite da Assoporti emerge che la portualità nazionale, considerata nel suo complesso, nel 2013 ha risentito della perdurante crisi economica, di pari passo con la pesante flessione del commercio estero italiano per via marittima, con l’eccezione appunto di due comparti che si pongono in controtendenza: quello dei container, dove i principali porti italiani segnano un +4,9%, e quello delle crociere, che registra un +4,5%.
L’Autorità Portuale ha spiegato che le ragioni di questi segni positivi, soprattutto nel caso dei container, sono da ricercare anche nel fatto che nel 2013 Venezia ha potuto beneficiare del trend positivo registrato dai porti dell’Alto Adriatico: infatti, grazie alle attività di promozione ed investimento fortemente sostenuta da Trieste, Koper, Rijeka e Venezia (Napa Ports), questi, nel loro complesso, hanno visto un incremento del +5,91% raggiungendo un traffico dei container pari a 1.683.000 teu; la variazione sale a +6,17% (1.908.000 teu) se nel computo si include anche lo scalo di Ravenna, mentre l’Alto Tirreno registra un +0,02%.
Questi risultati – ha osservato l’ente portuale veneziano – sono del tutto coerenti con quanto previsto dagli analisti internazionali (MDSTransmodal, European Container Market Demand Model, dicembre 2013) che rispetto alle potenzialità di crescita dei porti europei fino al 2030 segnalano che i porti nord-adriatici italiani, sloveni e croati possono incrementare il loro traffico container del 227%, a fronte di una crescita stimata del 42% dei porti del Northern Range.