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Il Consiglio direttivo del “Consorzio commessi sopraccarichi” che ultimamente prestava la propria opera sul Molo VII del porto di Trieste, ha deciso la messa in liquidazione della cooperativa. Il 29 Gennaio l’assemblea dei soci darà il suo avvallo alla liquidazione, con il conseguente licenziamento degli undici tra soci e dipendenti, che non hanno diritto né a cassa integrazione né a mobilità. La crisi della cooperativa è sopravvenuta malgrado il record storico di container movimentati dal Molo VII, che nel 2013 è salito a 458 mila teu. I Commessi sopraccarichi, attivi con denominazione diversa fin dagli Anni Quaranta, sono l’ultimo nome di una lista sempre più lunga di cooperative portuali scomparse. L’ultimo fallimento decretato era stato quello della Primavera, la più grossa tra le cooperative, di cui gran parte dei soci è stata assorbita dalla Deltauno, società che opera sul Molo VII e che come TMT fa anch’essa riferimento a Pierluigi Maneschi. Meno di un anno fa era fallita anche la GSI (Gruppo servizi intermodali) che operava allo Scalo Legnami: in questo caso i lavoratori sono stati riciclati nella GST, nuova società costituita dalla Leo Sferch che presta servizio in particolare al Terminal Parisi sul Molo Sesto. Nel 2008 c’era stato il crack della cooperativa Fenice e prima ancora, ma con i bilanci in attivo, era stata chiusa la Labor. Accanto a ciò, il fallimento della Compagnia portuale, il cui ruolo nell’ambito dell’articolo 17 della legge portuale è svolto ora dalla società Minerva.