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CNA-Fita ha chiesto a tutti i firmatari del protocollo artigiano (Confartigianato Trasporti, Casartigiani e Claai) inserito nel contratto nazionale di lavoro di richiedere al nuovo governo l’immediata attivazione della clausola di salvaguardia per bloccare il cabotaggio estero almeno per sei mesi, con la possibilità di prolungare la decisione per ulteriori sei mesi. La CNA-Fita ricorda che nel protocollo per il rilancio dell’autotrasporto, sottoscritto nell’ultimo rinnovo contrattuale con le organizzazioni sindacati dei lavoratori, è stato fatto espresso riferimento a questa possibilità. Per questo CNA Fita chiede anche alla Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti di unirsi  nella richiesta di attivazione di questo strumento di tutela estrema necessitata dall’eccezionalità del momento. La crisi nel mondo dell’autotrasporto sta assumendo contorni emergenziali preoccupanti. Secondo CNA Fita, anche l’ultima ripartizione dei fondi appena stanziati rischia di mancare l’obiettivo che deve essere necessariamente una radicale inversione di marcia. Le imprese italiane, sotto il peso del continuo aumento dei costi, stanno letteralmente collassando e al loro posto si stanno sostituendo, con il cabotaggio estero, le aziende dei Paesi dell’Est Europa sempre più agguerrite e con vantaggi competitivi sul costo del lavoro, delle assicurazioni e del carburante assolutamente non comparabili o replicabili dalle nostre imprese. Il settore, secondo CNA-Fita, sta subendo un “attacco” senza precedenti con gravissime ripercussioni in termini economici per tutto il Paese. Minore contribuzione previdenziale, minori tasse e soprattutto minore sicurezza.