La valutazione relativa dei due business ha definito quote pari rispettivamente al 72% e al 28%

Si profila una nuova rilevante concentrazione nel settore del trasporto marittimo di linea. La compagnia armatoriale tedesca Hapag-Lloyd e la mediorientale United Arab Shipping Company (UASC), che ha sede a Dubai, hanno infatti in corso trattative per la possibile fusione delle rispettive attività nel segmento dei container, che costituiscono il core business delle due aziende, sulla falsariga dell’operazione che la stessa Hapag-Lloyd ha attuato a fine 2014 con la cilena CSAV ( del 2 dicembre 2014).
Le due compagnie hanno confermato oggi le trattative in corso per un’eventuale fusione ed hanno specificato che il progetto è basato su una valutazione relativa dei due business che fissa in una quota pari al 72% per le attività della Hapag-Lloyd e al 28% per quelle della UASC.
Attualmente Hapag-Lloyd ha una flotta di 177 navi che hanno una capacità di carico containerizzato di oltre 920mila teu, mentre UASC ha una flotta costituita da 59 portacontainer con una capacità di carico pari a quasi 550mila teu. Con l’attuazione della fusione la nuova compagnia avrebbe la quarta flotta mondiale per capacità di carico nel segmento del trasporto di linea rispetto al sesto e al decimo posto nella graduatoria attualmente occupati rispettivamente da Hapag-Lloyd e UASC.

Articolo realizzato da InforMare S.r.l. – Riproduzione riservata