La cifra è la media annuale riferita al triennio 2014-2016 stimata da un’analisi del World Shipping Council. Escludendo i gravi indicenti, la media è di 568 perdite

Negli ultimi nove anni, tra il 2008 e il 2016, ogni anno dalle portacontainer di tutte le flotte mondiali sono caduti in mare mediamente 568 contenitori, numero che sale a 1.582 se si tiene conto anche dei container persi in occasione di incidenti marittimi di rilevante gravità in occasione dei quali sono andati perduti almeno 50 container in un singolo incidente. Lo evidenzia l’ultimo aggiornamento del rapporto del World Shipping Council (WSC) sulla quantità di contenitori persi in mare che è realizzato attraverso un sondaggio tra le compagnie di navigazione che aderiscono all’associazione armatoriale mondiale.
L’ultima edizione del rapporto, che è stato pubblicato la prima volta nel 2011 ed è stato aggiornato una prima volta nel 2014 e una seconda quest’anno, evidenzia che il 64% dei container persi nel corso del periodo di nove anni è attribuibile ad eventi disastrosi. In particolare, nell’ultimo triennio 2014-2016 il numero di container persi annualmente in mare, escludendo gli incidenti disastrosi, è risultato pari a 612, con una diminuzione del -16% circa rispetto alla media annuale di 733 del trienni precedente. Includendo gli eventi disastrosi, il numero di contenitori persi annualmente nell’ultimo triennio risultata di 1.390, di cui il 56% è attribuibile agli incidenti di notevole gravità, con una riduzione del -48% rispetto alla media annuale di 2.683 container persi nel triennio precedente che è stata resa nota con l’aggiornamento del 2014. Numero elevato, quest’ultimo, a causa principalmente di due gravi eventi: la perdita totale della portacontainer MOL Confort con tutti i 4.293 container a bordo avvenuta nel 2013 nell’Oceano Indiano, che è il più rilevante sinistro mai occorso ad una portacontainer, e l’incaglio e la perdita della portacontainer Rena al largo della Nuova Zelanda che ha determinato la caduta in mare di circa 900 container.
Il primo rapporto del 2011 indicava la perdita di circa 350 container all’anno nel triennio 2008-2010 non tenendo conto dei gravi incidenti, mentre includendoli la media risultava di 675 perdite.
«Anche se – ha sottolineato il presidente e amministratore delegato del WSC, John Butler – il numero di container persi in mare rappresenta una frazione molto piccola rispetto al numero di container trasportati ogni anno (nel 2016 – precisa il rapporto – l’industria del trasporto marittimo containerizzato ha trasportato complessivamente circa 130 milioni di container pieni di merci per un valore stimato di oltre quattro trilioni di dollari, ndr), il settore continua a registrare una diminuzione delle perdite. L’ultimo rapporto – ha osservato – mostra che il numero medio di contenitori che si stima siano stati persi ogni anno è inferiore alle stime effettuate nel 2014. Si tratta di un segnale incoraggiante. Il rapporto – ha spiegato Butler – evidenzia anche le iniziative che il settore sta attivamente promuovendo per aumentare la sicurezza dei container e per ridurre ulteriormente le perdite».
Il rapporto puntualizza inoltre che in passato, per molti anni, sono circolate cifre sui container persi in mare assolutamente grossolane e inattendibili, come ad esempio affermazioni secondo cui tali perdite potrebbero ammontare a ben diecimila container all’anno.


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