Lo scorso mese il porto di Los Angeles ha movimentato un traffico dei container pari a 769mila teu, con un calo del -3,4% rispetto a maggio 2017 quando lo scalo californiano aveva stabilito il proprio record di traffico containerizzato per il mese di maggio avendo movimentato 796mila teu. Lo scorso mese i container pieni allo sbarco e all’imbarco si sono attestati rispettivamente a 406mila teu (-1,8%) e 169mila teu (-0,6%). La movimentazione di contenitori vuoti è ammontata a 194mila teu (-8,9%).
Nei primi cinque mesi del 2018 il traffico è stato pari a 3,59 milioni di teu, con una flessione del -4,4% sul periodo gennaio-maggio dello scorso anno. I container pieni allo sbarco e all’imbarco sono diminuiti rispettivamente del -1,9% e del -3,8% a 1,84 milioni e 893mila teu. Riduzione anche della movimentazione di container vuoti che è stata pari a 944mila teu (-9,4%).
Il direttore operativo della Port of Los Angeles, Gene Seroka, ha specificato che la contrazione del traffico è dovuta alla prosecuzione della riorganizzazione dei servizi delle principali alleanze armatoriali in atto nella San Pedro Bay. Ciò, con tutta evidenza, va a vantaggio dell’altro principale scalo dell’area, il porto di Long Beach, che in effetti sta registrando incrementi mensili a doppia cifra del traffico containerizzato.
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