Delle 958mila spedizioni stradali movimentate lo scorso anno per via ferroviaria dall’operatore intermodale tedesco Kombiverkehr, pari ad un traffico containerizzato di 1,91 milioni di teu ( del 22 febbraio 2018), 395mila spedizioni (pari a 790mila teu) sono state movimentate nei trasporti con l’Europa meridionale da per l’Italia, con un calo del -4,9% sul 2016. Lo ha reso noto l’azienda tedesca in occasione dell’assemblea dei soci riunitasi ieri a Francoforte, specificando che il maggior volume di traffico, pari a 229mila spedizioni stradali (+1,5%), è stato movimentato attraverso il valico alpino del Brennero, seguito dal traffico attraverso i valichi svizzeri del Gottardo e del Lötschberg con 117mila spedizioni, con una flessione del -6,4% determinato principalmente dall’impatto sul traffico causato dal cedimento della linea ferroviaria a Rastatt, in Germania, e dal valico austriaco dei Tauri con 36mila spedizioni.
Nel 2017, invece, il traffico movimentato da Kombiverkehr tra la Germania e gli Stati del Nord Europa e del Baltico, attraverso i porti di Kiel, Lubecca e Rostock, è ammontato a 137mila spedizioni (275mila teu), con un incremento del +4,4% sull’anno precedente.
I trasporti tra la Germania e i Paesi dell’Europa occidentale e sud-occidentale (Belgio, Francia, Olanda e Spagna) è diminuito del -0,6% a 126mila spedizioni (253mila teu), con un aumento particolarmente significativo (+7,7%) delle spedizioni da e per la Spagna e il Portogallo che sono state pari a 53mila spedizioni (106mila teu).
I trasporti attraverso l’Europa orientale e sud-orientale è sceso del -15,3% a 92mila spedizioni (184mila teu) rispetto a 108mila spedizioni (217mila teu) nel 2016, con sensibili incrementi tuttavia dei traffici tra la Germania e la Turchia attraverso il porto di Trieste (+28,6% con un record di oltre 7mila spedizioni) e tra la Germania e la Slovenia (+12,1%).
Il traffico nazionale movimentato lo scorso anno dall’operatore tedesco è stato pari a 208mila spedizioni (415mila teu), con una crescita del +2,3% sul 2016.
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