Le compagnie di navigazione che scalano il porto di Civitavecchia con le proprie navi traghetto utilizzeranno combustibili contenenti tenori di zolfo non superiori allo 0,10% sia all’ormeggio nello scalo laziale che in navigazione, ad una distanza non inferiore alle 15 miglia dal porto. Lo stabilisce l’accordo volontario “Civitavecchia Blue Agreement” che è stato sottoscritto ieri dalla Capitaneria di Porto di Civitavecchia, dal Comune di Civitavecchia, dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale e dalle compagnie di navigazione che toccano il porto di Civitavecchia con queste navi, ovvero Grandi Navi Veloci, Tirrenia e Grimaldi Lines.
L’obiettivo è di contenere i livelli d’inquinamento atmosferico nelle aree urbane dovuti alle emissioni gassose provenienti dalle navi. Le parti hanno sottolineato che si tratta di un accordo virtuoso, unico in Italia, in quanto anticipa di fatto l’introduzione della normativa che impone l’obbligo di impiego di questi combustibili solo a partire dal 1° gennaio 2020.
L’intesa include inoltre l’impegno da parte delle compagnie di installare sulle navi depuratori dei fumi di scarico (i cosiddetti scrubber) e l’utilizzo di alimentazione a batteria elettrica all’ormeggio, riducendo sensibilmente le emissioni gassose. Sono state predisposte anche norme per la gestione delle macchine e motori di bordo, ai fini della riduzione delle emissione nocive di gas.
La Capitaneria di Porto di Civitavecchia garantirà l’attività di vigilanza anche sulla base di periodiche comunicazioni da parte delle compagnie circa il rispetto dell’accordo.
Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Francesco Maria di Majo, ha specificato che l’intesa si inquadra in una serie di iniziative, introdotte anche grazie alla fattiva collaborazione della Capitaneria di Porto di Civitavecchia, volte a rendere il porto “green”, «non ultima – ha ricordato – quella relativa ad una incentivo, riservato a quegli armatori che rispetteranno gli standard indicati dal programma ESI (Enviromental Ship Index), a cui l’Autorità di Sistema Portuale ha aderito già da tempo, e che prevede che l’ente si faccia carico di parte delle quote fisse inerenti il servizio di raccolta rifiuti prodotti dalle navi». «Gli armatori, in maniera del tutto volontaria – ha aggiunto di Majo – hanno deciso, sin da ora, di adeguarsi ad obblighi futuri che non entreranno in vigore prima del 2020. Per questo ringrazio Grimaldi, GNV, Moby e Tirrenia che, oggi, hanno dato un segnale importante per Civitavecchia e per il suo porto sottoscrivendo questo accordo».
Il sindaco di Civitavecchia, Antonio Cozzolino, ha sottolineato che è «una delle misure sulle quali stavamo lavorando da tempo: l’abbattimento delle emissioni in porto – ha spiegato – è uno dei nostri obiettivi ed il Civitavecchia Blue Agreement va perfettamente in questa direzione. Dopo oltre un anno di lavoro, e grazie alla grande collaborazione del comandante Tarzia prima e di Leone poi, che ringrazio a nome della città, siamo riusciti ad arrivare alla firma di un importante accordo per la comunità di Civitavecchia».
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