La società terminalista Yilport Holding, che è integralmente controllata dal gruppo turco Yildirim Holding, ha presentato istanza per gestire l’intero Molo Polisettoriale del porto di Taranto, area sulla quale sino al 2014 era insediato il container terminal gestito dalla Taranto Container Terminal (TCT) che l’aveva formalmente riconsegnata all’Autorità Portuale a settembre 2015 quando da mesi ormai era cessata l’attività di movimentazione dei contenitori. Da allora il Molo Polisettoriale, nel frattempo oggetto di interventi di ristrutturazione e ammodernamento, è rimasto in attesa di un nuovo concessionario e interesse a gestire porzioni dell’area sono state presentate da diversi soggetti, tra cui il Consorzio Ulisse (Ionian Shipping Consortium, Taranto Iniziative Produttive e Tecnomec Engineering), il Consorzio Southgate Europe Terminal Zeta System e Taranto Iniziative Produttive), South Marine Gate (Castiglia, Compagnia Portuale, Malucla e Quadrato Divisione Industria), Taras Terminal e Interminal.

La proposta inviata dalla società turca all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio (ex Autorità Portuale di Taranto) ha per oggetto l’occupazione e l’uso totale dell’intero compendio portuale del Molo Polisettoriale, con eccezione della Calata 5 ed aree retrostanti, nonché l’uso delle attrezzature e/o delle installazioni attualmente presenti. Rendendo noto di aver ricevuto l’istanza martedì, l’AdSP ha ricordato che Yilport Holding, oltre ad essere attualmente tredicesimo operatore terminalistico portuale a livello mondiale, è di intera proprietà della Yildirim Holding che a sua volta è proprietaria del 24% del capitale del gruppo armatoriale francese di CGM che è il terzo vettore marittimo del mondo nel settore dei contenitori.

L’AdSP ha specificato che scopo della domanda della Yilport Holding è lo sviluppo dei traffici commerciali e della logistica, con particolare riferimento alla movimentazione dei container, di merce varia e ro-ro, con volumi progressivi attesi superiori a quelli consentiti dalla capacità massima del Molo Polisettoriale. In particolare la società ha dichiarato che «l’incremento dei volumi sarà supportato tramite significativi investimenti sul piano economico/finanziario, con importanti ripercussioni sotto il profilo occupazionale».

L’ente portuale ha reso noto che ieri, a seguito dell’istanza pervenuta dalla società turca, il Comitato di gestione dell’AdSP del Mar Ionio ha deliberato la sospensione della procedura di confronto avviata con lo strumento del dialogo competitivo sulle precedenti istanze sino all’esito dell’attività di verifica da parte dell’AdSP della domanda di rilascio della concessione presentata dalla Yilport Holding per la successiva adozione di provvedimenti finalizzati al perseguimento del pubblico interesse.

Yildirim Holding ha costituito la Yilport Holding nel 2011 per farvi confluire tutte le attività portuali gestite dal gruppo turco che ha fatto il suo ingresso nel segmento portuale nel 2004. Attualmente Yilport gestisce 20 terminal portuali, di cui cinque in Turchia, sette in Portogallo, due in Svezia, due in Spagna, uno in Norvegia, uno a Malta, uno in Perù ed uno in Ecuador. A questi si aggiungono cinque porti secchi in Turchia.

Lo scorso anno i terminal dell’azienda turca avevano una capacità di traffico containerizzato pari a 10 milioni di teu, di traffico di rinfuse solide pari a 22 milioni di tonnellate e di rinfuse liquide pari a 2,15 milioni di metri cubi, mentre nel comparto dei carichi rotabili la capacità era pari ad un milione di ceu. Nel 2017 il traffico containerizzato movimentato dai terminal di Yilport è stato pari a 4,3 milioni di teu (+9,5% sul 2016), a cui si aggiungono quasi 1,6 milioni di teu movimentati dal terminal maltese Malta Freeport di cui Yilport detiene il 50% del capitale.

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