Lo storico cantiere navale di Danzica tornerà di proprietà polacca. Agencja Rozwoju Przemystu (IDA), l’agenzia di sviluppo industriale di proprietà del Ministero del Tesoro polacco, ha siglato un accordo con la Gdansk Shipyard Group in base al quale IDA, che attualmente detiene il 18,95% del capitale dell’azienda cantieristica Stocznia Gdanska, otterrà il restante 81,05%. Inoltre l’intesa prevede che IDA acquisisca anche il restante 50% del capitale non ancora in suo possesso della GSG Towers, società creata per diversificare l’attività dello stabilimento di Danzica allargandola a quella della produzione di impianti eolici.
Nel 2007 il cantiere polacco era stato privatizzato e il 75% del capitale dell’azienda era stato comprato attraverso l’acquisizione di azioni e un aumento di capitale dalla ISD Polska, che fa capo all’industriale ucraino Serhiy Taruta, fondatore dell’Industrial Union of Donbass (ISD), mentre il restante 25% era posseduto dalla IDA.
L’accordo, che ha già ottenuto il via libera dell’autorità antitrust polacca, dovrà essere approvato nelle prossime settimane dagli organi direttivi delle parti. IDA effettuerà le acquisizioni attraverso la società integralmente controllata SPV Operator.
IDA ha spiegato che motivo dell’acquisizione è l’intenzione del consiglio di amministrazione di approfittare del boom del settore delle costruzioni navali per ristrutturare e successivamente sviluppare il cantiere navale di Danzica, operazione che tuttavia può essere possibile solo con il pieno controllo della proprietà delle attività.
«Abbiamo concluso – ha detto il presidente della IDA, Marcin Chludzinski – trattative molti difficili e prolungate e sono lieto che siano state portate a termine con successo. Per noi l’acquisizione di Gdansk Shipyard e GSG Towers rappresenta un affare, basato sulle nostre analisi e sul boom del mercato delle costruzioni navali. Siamo convinti che sulla base di questi assets sia possibile ricostruire con successo l’industria della costruzione navale, in modo che sia il fiore all’occhiello della Polonia».
Riferendosi ai dubbi suscitati in Polonia dalla volontà dell’agenzia di sviluppo industriale di proseguire le trattative per l’acquisizione del cantiere, Chludzinski ha precisato che «ci è voluto del tempo per negoziare un progetto così complesso. Ora – ha aggiunto – IDA può passare alla fase chiave: la ristrutturazione. Entrambe le aziende – ha precisato – richiedono un’azione rapida, ma posso assicurare che abbiamo un buon piano su come effettuarla, tenendo presente che questo sarà un processo lungo e altamente partecipativo per tutte le parti interessate».
«La nostra priorità – ha specificato il vice presidente di IDA, Andrzej Kensbok – è di stabilizzare la situazione finanziaria delle aziende. In entrambe abbiamo intenzione di apportare cambiamenti che vanno dalla governance ad una strategia coerente. Vogliamo implementare rapidamente i processi necessari e avviare progetti che garantiscano il loro sviluppo a lungo termine nel mercato competitivo della costruzione navale e nel segmento dell’energia eolica, inclusa l’energia offshore. Vediamo il potenziale del settore: entrambe le aziende hanno dipendenti esperti e vogliamo sfruttare al meglio queste competenze. Sono convinto che questa missione avrà successo».
«Un decennio fa – ha dichiarato Tatiana Taruta, presidente della GSG – ci fu chiesto di salvare lo storico cantiere navale di Danzica dal fallimento. Abbiamo investito notevoli risorse per assicurare un impiego sicuro al valente personale del cantiere, per promuovere la solidarietà e la buona volontà tra i popoli dell’Ucraina e della Polonia e per avviare una nuova produzione nel settore dell’energia rinnovabile. Ora per noi è giunto il momento di restituire la culla di Solidarnosc. Abbiamo portato a termine trattative difficili sotto tutti gli aspetti e attendiamo che nelle prossime settimane si concluda la transazione. Al futuro proprietario e ai lavoratori delle aziende auguriamo un grande successo».

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