L’istituto di ricerca Eurac Research di Bolzano, in uno studio per sostenere il trasporto combinato strada-ferrovia, ha mappato i volumi di traffico e le infrastrutture presenti lungo 16 corridoi transalpini evidenziando che il 66% del traffico di merci tra Italia e Svizzera avviene su rotaia, mentre solo il 34% è trasportato su strada, e che lungo gli assi tra Italia e Austria queste percentuali si rovesciano e il trasporto stradale cresce ulteriormente (90%) tra Italia e Francia.
I ricercatori hanno analizzato anche le infrastrutture presenti, individuando nell’area alpina e perialpina la presenza di circa 100 terminal intermodali, cioè centri dove le merci vengono spostate dai camion ai treni o viceversa.
Lo studio specifica che le strategie che gli Stati e le regioni possono adottare per sostenere il trasporto integrato sono varie: alcune puntano a un miglioramento del servizio attraverso lo sviluppo di infrastrutture ferroviarie o centri intermodali, altre scoraggiano il traffico stradale attraverso limiti, divieti di circolazioni e pedaggi. «Restrizioni e divieti – ha precisato Federico Cavallaro di Eurac Research – ottengono un effetto immediato sulla riduzione del traffico su gomma, ma la loro efficacia deve essere valutata tenendo conto della situazione complessiva. L’aumento dei pedaggi stradali in un Paese, ad esempio, può giocare a vantaggio del trasporto su rotaia, ma potrebbe anche causare effetti indesiderati: per spendere meno, i trasportatori potrebbero scegliere nuovi percorsi più economici aumentando i volumi e quindi il traffico lungo altre direttrici».
Secondo i ricercatori, le strategie di maggior successo si basano piuttosto sulla combinazione di misure restrittive e incentivi al trasporto combinato e devono essere armonizzate a livello internazionale. «Il pedaggio del traforo del Monte Bianco, ad esempio – ha spiegato Cavallaro – ha costi elevati. Questo è giustificato dalle spese di manutenzione del tunnel, ma fa sì che il traffico si diriga verso altre direttrici».
La mappatura e gli studi specifici tecnici su volumi di traffico, politiche di trasporto e soluzioni ICT realizzati da Eurac Research serviranno come base per realizzare alcune azioni pilota nei corridoi Bettembourg-Trieste, Fürnitz-Trieste e Rostock-Verona, con ricadute anche sul territorio altoatesino.

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