Autostrada del Brennero imputa i disagi alla nevicata d’intensità straordinaria, alla valanga e ai veicoli che hanno ignorato i divieti

Se il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, ha attribuito la colpa dei disagi determinati dall’interruzione del traffico sull’autostrada A22 del Brennero avvenuta sabato a seguito di un’abbondante nevicata alla società concessionaria Autostrada del Brennero, minacciando un rinnovo della concessione con un assetto totalmente pubblico (attualmente la società è per l’85% controllata da enti pubblici), la stessa società concessionaria ha attribuito la causa dei disagi ad una nevicata «d’intensità straordinaria», a cui si è sommato l’impatto di «una valanga che ha invaso entrambe le carreggiate», ma anche «a coloro che, ignorando scientemente l’ordinanza della Direzione tecnica generale che imponeva il divieto di transito ai veicoli sprovvisti di dotazione invernale, si sono ugualmente avventurati verso il passo del Brennero, a 1.400 metri di quota durante l’intensa nevicata, trasgredendo con grande frequenza anche il divieto di sorpasso imposto ai mezzi pesanti». Per l’associazione di imprese di autotrasporto merci e logistica ANITA, invece, «il caos sulla A22 degli ultimi giorni non è colpa dei trasportatori con i loro camion, ma semplicemente della politica austriaca di blocco del traffico commerciale».

Se Toninelli ha attivato un’ispezione ministeriale «per verificare che il concessionario sia intervenuto adeguatamente», Autostrada del Brennero ha ricordato «che mai prima d’ora una nevicata ha messo in crisi la viabilità lungo l’autostrada del Brennero», che questo fine settimana «in 24 ore è caduta una quantità di neve che, di norma, cade in due mesi, con accumuli repentini che hanno sfiorato il metro» e che «alle 10:10 di sabato 2 febbraio, all’altezza del chilometro 5, si è staccata una valanga che ha invaso entrambe le carreggiate, prive di traffico solo grazie alle prevedenti limitazioni precedentemente decise da Autostrada del Brennero».

Inoltre la società, riferendosi a coloro che hanno ignorato il divieto di transito ai veicoli sprovvisti di dotazione invernale, ha sottolineato «il comportamento irresponsabile di numerosissimi motociclisti che, pur di raggiungere un motoraduno in Baviera, hanno proseguito il viaggio sotto la nevicata divenendo protagonisti di numerose cadute con immediate ripercussioni sulla viabilità». Ma – come ANITA – anche la società concessionaria ha citato tra le cause anche «il divieto di transito imposto dalle 22 di venerdì dalle autorità austriache, che già nelle giornate normali determina inevitabili rallentamenti».

Per Autostrada del Brennero si è trattato quindi di «una vera e propria “tempesta perfetta”»: «prova ne è il fatto – ha spiegato l’azienda – che si è potuti tornare alla normalità solo dopo che le autorità austriache, nella giornata di sabato, hanno rimosso il divieto di transito per consentire di sbloccare una situazione diventata a quel punto insostenibile. Autostrada del Brennero, proprio per impedire analoghi problemi sul versante austriaco – ha precisato la società – non ha mai fermato la circolazione verso sud. Nella sola giornata di venerdì, nonostante quanto successo, ben 10.000 mezzi pesanti sono riusciti a transitare, nei due sensi di marcia, attraverso il valico del Brennero».

Riferendosi alle dotazioni invernali dei mezzi pesanti, il presidente di ANITA, Thomas Baumgartner, ha ricordato che «da anni per i camion non esistono più pneumatici estivi ed invernali, ma solamente pneumatici M+S, vale a dire gomme valide per tutte le condizioni, sia in inverno che d’estate. Dunque – ha specificato – non corrisponde a verità che quanto accaduto sulla A22 sarebbe colpa dei pneumatici estivi montati da alcuni TIR». Piuttosto Baumgartner ha evidenziato che, «come ormai accade da tempo, ogni venerdì sera si forma una lunga colonna di mezzi pesanti sull’A22 versante a sud del Brennero, per il divieto notturno e il nuovo divieto di circolazione del sabato mattina in Tirolo e venerdì scorso, con la nevicata e la presenza di camion sulla corsia di destra, non era possibile una pulizia ottimale del manto stradale da parte dei mezzi per lo sgombero della neve».

Baumgartner ha replicato implicitamente anche al rilievo della società concessionaria circa la trasgressione del divieto di sorpasso imposto ai camion: «è evidente – ha osservato il presidente di ANITA – che i mezzi pesanti che trasportano merci deperibili o quelli autorizzati a circolare anche di notte, per evitare di rimanere bloccati dall’entrata in vigore dei divieti austriaci, hanno ovviamente cercato di sorpassare la colonna dei TIR, ma dovendo oltrepassare una parte di manto stradale non pulito dalla neve, hanno avuto problemi».

Baumgartner ha quindi chiesto ai rappresentanti politici di intervenire per contrastare «la politica unilaterale dell’Austria contro il traffico commerciale, che oltre a procurare frequenti incolonnamenti sulla A22 con conseguente rischio per gli altri utenti dell’infrastruttura – ha sottolineato – danneggia anche enormemente l’economia italiana e quella dell’Alto Adige. Capiamo – ha concluso Baumgartner – che gli automobilisti che utilizzano le autostrade vorrebbero averle libere dal traffico pesante, ma noi facciamo solo il nostro dovere per servire i nostri committenti e svolgiamo un servizio essenziale per l’economia. Nessun camion circola sulle strade per piacere o divertimento».

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