In forte diminuzione anche gli atti di violenza contro gli equipaggi
Dopo il calo del -23,7% degli atti di pirateria contro le navi registrato nell’ultimo trimestre del 2018, nei primi tre mesi di quest’anno è stata rilevata un’ulteriore accentuazione del calo degli assalti che sono scesi del -42,4% a 38 rispetto a 66 incidenti avvenuti nel primo trimestre del 2018. Lo ha reso noto il Piracy Reporting Centre (Prc) dell’International Maritime Bureau (Imb) specificando che nel corso dei primi tre mesi di quest’anno 27 navi (39 nei primi tre mesi del 2018) sono state abbordate da pirati, sette (11) sono state oggetto di colpi d’arma da fuoco e ci sono stati anche quattro (12) tentativi di attacco. Il Prc ha sottolineato che nel primo trimestre del 2019, per la prima volta dal primo trimestre del 1994, nessuna nave è stata sequestrata (contro 4 navi sequestrate nei primi tre mesi del 2018).
Particolarmente rilevante è stata la diminuzione degli atti di violenza contro gli equipaggi scesi da 119 nei primi tre mesi del 2018 a 23 nel primo trimestre di quest’anno, incluso il rapimento di 21 marittimi, un marittimo preso in ostaggio e un marittimo oggetto di minacce.
Evidenziando che questi dati sono incoraggianti, il direttore dell’Imb, Pottengal Mukundan, ha tuttavia ammonito a non ritenere che il calo degli atti di pirateria sia ormai una tendenza consolidata: «Le statistiche del primo trimestre – ha spiegato – costituiscono un periodo troppo breve per anticipare il trend nel corso dell’anno».
Degli incidenti avvenuti nei primi tre mesi di quest’anno, 22 sono occorsi nel Golfo di Guinea, regione in cui si sono verificati tutti i rapimenti dei 21 marittimi avvenuti in cinque differenti attacchi. In Nigeria ci sono stati 14 incidenti rispetto a 22 nel primo trimestre del 2018. In Indonesia si sono verificati sono tre incidenti (il numero più basso dal 2010).

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