Nessun ferito, ma non è ancora stato reso noto come si sono svolti gli incidenti
Il traffico marittimo nel Golfo Persico e nel Golfo di Oman è a rischio dopo la forte denuncia dei governi della regione, tra cui quelli di Arabia Saudita, Barhain, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Giordania e Iran nonché del Parlamento della Lega Araba, per gli attacchi contro quattro navi avvenuti ieri ad est di Fujairah, al di fuori delle acque territoriali degli Emirati Arabi Uniti nel Golfo di Oman, che sono stati unanimemente definiti atti di sabotaggio anche se non è ancora stato reso noto come si sono svolti gli incidenti.
Il Ministero degli Affari esteri degli Emirati Arabi Uniti, precisando che gli incidenti non hanno causato feriti o vittime a bordo delle navi e che non c’è stato alcun sversamento in mare di combustibile o di prodotti chimici pericolosi, ha assicurato che sono state assunte tutte le misure necessarie e sono state avviate indagini in cooperazione con autorità locali e internazionali. Sottolineando la gravità di atti di sabotaggio che minacciano la sicurezza delle persone a bordo di navi commerciali, il Ministero emiratense ha esortato la comunità internazionale ad assumersi le proprie responsabilità per prevenire tali azioni da parte di soggetti che mirano a compromettere la sicurezza del traffico marittimo.
Due delle navi attaccate sono petroliere saudite. Il ministro all’Energia, industria e risorse minerarie dell’Arabia Saudita, Khaled bin Abdulaziz Al-Falih, ha confermato che gli attacchi non hanno causato né feriti né inquinamenti, ma hanno provocato ingenti danni alle strutture delle due navi, di cui una era diretta in Arabia Saudita per caricare petrolio grezzo destinato a clienti della Saudi Aramco negli Stati Uniti. «Questo atto criminale – ha dichiarato Khaled Al-Falih – rappresenta una seria minaccia alla sicurezza del traffico marittimo e incide negativamente sulla pace e sulla sicurezza regionale e internazionale». Inoltre il ministro ha definito assolutamente infondate le voci, in particolare diffuse – ha precisato – da media iraniani e libanesi – secondo cui il sabotaggio delle navi sia avvenuto nel porto di Fujairah, con esplosioni avvenute nello scalo, porto che invece – ha evidenziato – continua ad operare normalmente.
Da parte iraniana, il portavoce del Ministero degli Esteri di Teheran, Seyyed Abbas Mousavi, ha definito «allarmanti e deplorevoli» gli incidenti avvenuti ieri e ha sollecitato un chiarimento delle loro esatte dimensioni. Riferendosi all’impatto negativo di questi eventi sulla sicurezza della navigazione, Mousavi ha esortato a vigilare contro complotti volti a minare la sicurezza regionale e ha invitato gli Stati regionali a stare all’erta rispetto a qualsiasi avventurismo da parte di elementi stranieri.
«Prendere di mira navi commerciali – ha dichiarato il portavoce del Parlamento della Lega Araba, Mishaal bin Fahm Al-Salami – costituisce un atto terroristico e una seria minaccia alla pace e alla sicurezza internazionali, che richiede un’azione immediata e risoluta della comunità internazionale per garantire gli scambi commerciali e il traffico marittimo internazionale e per arrestare i responsabili di questo vile atto di sabotaggio». Al-Salami ha precisato che «il Parlamento Arabo sostiene appieno gli Emirati Arabi Uniti nel mantenimento della sicurezza e della stabilità e in tutte le misure necessarie per salvaguardare la propria sicurezza e quella dei suoi cittadini».
Solidarietà agli Emirati Arabi Uniti e condanna per gli atti di sabotaggio sono stati espressi anche dai governi di Egitto, Giordania e Bahrain.

Articolo realizzato da InforMare S.r.l. – Riproduzione riservata