Subentra a Nereo Marcucci
Oggi l’assemblea privata della Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica (Confetra) ha eletto Guido Nicolini nuovo presidente dell’organizzazione, elezione che è giunta a valle di un lungo percorso di consultazione della base associativa composta da 20 federazioni nazionali di categoria e 80 organizzazioni territoriali e regionali che è iniziato lo scorso 22 maggio ed è sfociato nella designazione di Nicolini da parte del comitato di presidenza.
Nicolini, dal 2010 nel comitato di presidenza di Confetra e vice presidente vicario negli ultimi sei anni, è nato professionalmente come spedizioniere. Dal 1971 al 1978 ha lavorato presso la Transitalia a Milano, poi in forza alla Gianfranco Righi di Bologna, quindi fino al 1987 è stato agente della Messina di Navigazione per l’Emilia Romagna. Alla fine degli anni Ottanta è approdato in Trasporti Combinati Ferrostradali e dal gennaio 1997 è amministratore delegato della Logtainer che controlla sia la Norditalia Logistica (società di trasporto nel settore container) che la Terminal Rubiera (società terminalistica che nel 2018 ha movimentato 303mila container effettuando circa 3300 treni da e per i principali porti del nord tirreno: Genova, Spezia e Livorno).
«Anzitutto – ha dichiarato Nicolini nell’intervento di insediamento – ringrazio il presidente uscente Nereo Marcucci. L’intero sistema confederale gli è grato per quanto ha saputo costruire in questi sei anni alla guida di Confetra. Ringrazio poi voi tutti per la fiducia. Avverto forte la responsabilità e la sfida di una fase delicatissima. La logistica è divenuta il centro di interessi globali, basti pensare a grandi temi come la Via della Seta, la guerra dei dazi USA-Cina, il dibattito sulle grandi infrastrutture, lo sviluppo del 5G, le prospettive dell’ecommerce, la Brexit».
«Noi – ha aggiunto Nicolini – dobbiamo saper interpretare questa stagione di grande centralità per il nostro settore, ponendo al centro dell’agenda pubblica gli interessi del mondo produttivo che rappresentiamo, ma anche quelli più generali del Paese. Mai come in questa fase i due aspetti potrebbero sovrapporsi, rafforzando il profilo di Confetra sia come tradizionale “sindacato delle imprese”, che come soggetto economico-sociale portatore di una visione più ampia per la crescita e lo sviluppo economico dell’Italia».
«C’è – ha proseguito il neo presidente – un clima di grande coesione interna, e questa è la precondizione per giocare questa partita. Ma non basta. Occorre saper riallacciare i fili del confronto interconfederale con le altre grandi organizzazioni attente al nostro settore; occorre costruire un network di saperi e competenze trasversali che dia visione e respiro alle nostre analisi; occorre un rapporto sereno e coeso con il mondo del lavoro, perché abbiamo di fronte sfide comuni e – ha concluso Nicolini – occorrono regolatori pubblici e istituzioni capaci di comprendere che se oggi si resta ai margini delle grandi partite logistiche e strategiche globali, ci si condanna anche economicamente all’irrilevanza».

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