La nave ha viaggiato da Xinsha, in Cina, al porto giapponese di Nagoya e da qui a Yokohama
Tra chi pretende, a ragione o meno, di aver effettuato la prima sperimentazione al mondo di navigazione di una nave autonoma c’è il gruppo armatoriale giapponese Nippon Yusen Kaisha (NYK), che oggi ha annunciato di aver condotto il primo test di navigazione di una Maritime Autonomous Surface Ship (MASS), sperimentazione – ha specificato l’azienda ad avvalorare il proprio primato nella prova sul campo di questa tecnologia di navigazione – che è stata effettuata rispettando le linee guida per i test delle unità navali MASS definite lo scorso giugno dall’International Maritime Organization (IMO). NYK ha precisato inoltre che la prova è stata effettuata con l’autorizzazione di Panama, che è lo Stato di bandiera della Iris Leader, la nave impiegata per la sperimentazione, e che l’attività è stata notificata al ministero giapponese del Territori, delle infrastrutture, dei trasporti e del turismo e alla Guardia Costiera Giapponese.
Il gruppo armatoriale ha reso noto che la Pure Car Truck Carrier Iris Leader, di 70.826 tonnellate di stazza lorda, ha navigato dal 14 al 17 settembre scorsi guidata dal sistema di navigazione autonoma Sherpa System for Real ship (SSR) su una rotta da Xinsha, in Cina, al porto di Nagoya, in Giappone, e quindi dal 19 al 20 settembre partendo da Nagoya per arrivare all’altro porto giapponese di Yokohama.
NYK ha specificato che l’equipaggio della Iris Leader ha svolto i propri consueti compiti nel corso della navigazione autonoma, sperimentata su una parte della rotta che includeva aree costiere ma non l’attraversamento di baie e di canali (quindi con esclusione delle tratte in prossimità dei porti), e che durante la prova le performance dello SSR sono state monitorate, mentre il sistema di navigazione raccoglieva informazioni sulle condizioni ambientali attorno alla nave fornite dagli strumenti e dispositivi di navigazione in dotazione alla nave, calcolava il rischio di collisioni, determinava automaticamente rotte e velocità sicure ed efficienti dal punto di vista economico e guidava automaticamente la nave.
Il gruppo armatoriale ha sottolineato il successo della sperimentazione, che ha consentito di ottenere dati e di acquisire esperienze non conseguibili con simulatori a terra.

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