Mitsotakis invita l’azienda ad includere nel progetto benefici compensativi a vantaggio della comunità locale e dell’ambiente
Il governo greco non è contrario all’aumento della capacità di traffico containerizzato del porto del Pireo programmata dal gruppo greco COSCO attraverso la realizzazione di un quarto container terminal nello scalo, a patto che l’azienda includa nel progetto benefici compensativi a vantaggio della comunità locale e dell’ambiente. Lo ha detto il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis in occasione della sua visita alla sede centrale del gruppo armatoriale COSCO Shipping a Shanghai avvenuta lunedì.
All’inizio di questo mese il Comitato di pianificazione e sviluppo portuale del Ministero greco del Trasporto marittimo aveva bloccato il progetto di ampliamento delle aree terminalistiche nel porto del Pireo dedicate alla movimentazione dei container presentato dal gruppo COSCO che è attivo in questo settore nello scalo greco attraverso la Piraeus Container Terminal (PCT), società integralmente controllata dalla filiale terminalsta COSCO Shipping Ports, e attraverso la partecipazione del 51% nella Piraeus Port Authority (PPA)  dell’11 ottobre 2019).
Nell’incontro con il presidente di COSCO Shipping Holdings Co., Xu Lirong, e con gli altri dirigenti del gruppo armatoriale cinese, il premier greco ha specificato che «il piano integrativo per ampliare la capacità del porto per quanto riguarda il traffico dei container è un punto da discutere. Sin dall’inizio – ha precisato Mitsotakis – il governo greco è stato molto positivo a tale riguardo, a condizione di poter persuadere la comunità locale, possibilmente attraverso una serie di benefici di compensazione, che questo investimento sarà attuato nel suo interesse complessivo e che non causerà un deterioramento dell’ambiente. Dopo tutto – ha sottolineato il primo ministro ellenico – il nostro desiderio è comune: fare del Pireo il più grande porto d’Europa».
Nel suo discorso ai vertici della COSCO Mitsotakis ha ricordato i risultati prodotti dagli investimenti del gruppo COSCO nel porto del Pireo, investimenti che avevano suscitato molte reazioni e sospetti da parte dell’opinione pubblica greca sulla loro utilità, critiche – ha evidenziato – che sono state smentite dai fatti: «il Pireo – ha detto Mitsotakis – era un porto praticamente inoperante e nel giro di pochi anni è diventato il miglior porto per le merci del Mediterraneo. Sono stati creati 3.000 posti di lavori e molti altri posti di lavoro nell’indotto collegati all’attività economica complessiva del porto. Vorrei anche sottolineare – ha aggiunto il premier greco – che questo investimento è stato fatto nel nostro Paese durante una profonda crisi finanziaria. Come ho detto nel mio discorso al Business Forum Greco-Cinese, sia la vostra azienda che la Cina hanno creduto e investito nel mio Paese d’origine quando molti pensavano che le prospettive di investimento in Grecia fossero inesistenti».
Replicando all’intervento del presidente del gruppo armatoriale cinese, Mitsotakis ha confermato che le prospettive di crescita del porto del Pireo sono assolutamente di grande interesse: «noi – ha affermato il premier greco – assisteremo la Regione Attica, rappresentata in questa nostra missione da Mr. Patoulis, nella consultazione con la comunità locale. Ma – ha rassicurato Mitsotakis – voglio che tu sappia che non ci sono più obiezioni sostanziali a questo investimento in Grecia e credo che questo sia un risultato importante».
Da parte sua, nel corso dell’incontro della delegazione greca con i vertici del gruppo armatoriale cinese, il governatore della Regione Attica, Georgios E. Patoulis, ha affermato che «la Regione Attica, tenendo conto degli interessi delle comunità locali e del massimo rispetto dell’ambiente, sosterrà qualsiasi progetto di investimento che contribuirà allo sviluppo del Paese e creerà posti di lavoro».

 

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