Alberto Ghiraldi - UNIDOIl Corso organizzato da CISCo su “Il container reefer e le esigenze della merce” è stato molto articolato. Il tema è stato affrontato a 360 gradi da numerosi esperti, dal punto di vista tecnico, giuridico, assicurativo, procedurale. Un intervento particolarmente interessante, mirato alle nuove tecnologie in via di sviluppo, è stato quello che ha visto protagonista Alberto Ghiraldi (foto), di PRS Solutions (socio di CISCo), che ha presentato la tecnica della Refrigerazione Passiva, che è marchio registrato.

«Ho trovato i partecipanti al Corso di CISCo – racconta Ghiraldi – molto preparati e operativi. Abbiamo parlato delle problematiche che presenta il trasporto di prodotti refrigerati e la soluzione rappresentata dalla Refrigerazione Passiva. Questa tecnica non porta via traffico ai container reefer convenzionali, ma porta un’offerta aggiuntiva per merce che i container convenzionali non riescono a raggiungere».

In che modo?

«Come ho spiegato durante il Corso, consente di aprire mercati al trasporto di frutta più pregiata, come ad esempio quella prodotta in Italia, che attualmente viene spedita tramite via aerea».

Quindi è un’opportunità per aprire nuovi mercati?

«Sì. Refrigerazione Passiva, che proponiamo come PRS Solutions, non sottrae traffico ai reefer convenzionali, ma crea nuovo traffico marittimo a alto valore aggiunto. Apre prospettive di estremo interesse in quanto consente di acquisire traffici per il trasporto porta-a-porta coprendo servizi che i reefer convenzionali non possono coprire e di acquisire traffici oggi non gestibili per problemi di conservabilità della merce deperibile, che oggi vengono fatti via aerea e camion. Non siamo quindi concorrenti, ma portiamo nuovi traffici pregiati a alto valore aggiunto»

In che modo agisce la Refrigerazione Passiva?

«L’utilizzo dei container a Refrigerazione Passiva, quindi senza allaccio alla presa di corrente, è possibile sia nel viaggio di andata sia in quello di ritorno a tariffe dry grazie all’autonomia energetica che è, unitamente alla qualità di conservazione, una delle caratteristiche essenziali del sistema. sia per la merce dry sia per quella reefer.

Che progetti avete per lo sviluppo di questa tecnica?

«PRS-Passive Refrigeration Solutions, la cui tecnica ha avuto riconoscimenti dalle Nazioni Unite e dal governo Cinese, ha società sia in Italia sia in Cina, con una joint venture, e sta sviluppando in Spagna un importante progetto di logistica intermodale basata su container a Refrigerazione Passiva per aprire le esportazioni verso merci della Spagna alla Cina. Questo permetterà di garantire manutenzione, servizi e supporto tecnico globale per Unione europea, Silk Road e Cina».

Quali iniziativa portate avanti in Spagna?

«La società ha deciso di fare un accordo con produttori spagnoli. Si tratta di sinergie su cui PRS sta lavorando da tempo e che adesso si concretizzano. In Spagna sono in corso di sviluppo un progetto per esportazione di ortofrutta, uno nel settore ferroviario. Un’altra opportunità, che si è aperta recentemente e è stata rapidamente colta, è quella portata dalle conseguenze della pesta suina, a causa della quale in Cina sono stati abbattuti 50 milioni di capi. La Spagna è un grande produttore di carne di maiale e uno dei tre progetti con la Spagna è proprio il trasporto di carne di maiale fresca anziché congelata. Si stanno aprendo prospettive precedentemente impensabili fino a sei mesi fa ed è un vero peccato che l’Italia non benefici di questi sviluppi tecnologici che potrebbero cambiare radicalmente la vita per i produttori nazionali aprendo il mercato cinese che, oggi, è divenuto il principale mercato mondiale».