L’intermodalità – ha sottolineato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli – deve tornare centrale
«In un momento economico complesso, il comparto del trasporto e della logistica risulta essere sempre estremamente strategico per il sistema Paese». Lo ha sottolineato ieri a Roma il presidente dell’Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile (ALIS), Guidi Grimaldi, nell’ambito della terza assemblea generale dell’associazione nel corso della quale rappresentanti del settore del trasporto e delle istituzioni si sono confrontati sui grandi temi della sostenibilità, dello sviluppo e dell’internazionalizzazione.
Nel suo intervento il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, ha evidenziato la necessità di «scelte di politica economica coraggiose per recuperare i ritardi, specialmente sul fronte degli investimenti in sostenibilità che sono essenziali per la crescita. L’intermodalità – ha precisato il ministro – deve tornare centrale. Posso dire ad esempio che su Ferrobonus e Marebonus abbiamo chiuso emendamenti sulla loro riproposizione per il prossimo biennio. Così come sul piano del trasporto terrestre, abbiamo già messo nel decreto fiscale un incentivo per il rinnovo del parco veicolare».
Il ministro per gli Affari europei, Vincenzo Amendola, si è soffermato sui rapporti con l’UE e sull’utilizzo dei fondi europei: «nelle mie vesti – ha spiegato – ho il compito di trattare il budget per i prossimi sette anni e quindi quanti fondi di coesione spetteranno all’Italia. Andare a trattare con alle spalle il mancato utilizzo dei fondi del precedente settennato – ha specificato – non è bello. Ci sono però ancora grandi possibilità ed occorre non solo velocizzare i tempi ma anche rendere efficaci gli obiettivi che abbiamo. Ci vuole un approccio pragmatico anche per rendere maggiormente efficiente il dialogo tra Roma e Bruxelles».
Il direttore generale per il Clima e l’Energia del Ministero dell’Ambiente, Renato Grimaldi, ha sottolineato che «puntare sulla conversione modale è fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente e per lo sviluppo di energie alternative utilizzate nel settore dei trasporti. Da tecnico – ha aggiunto – posso affermare che anche la tutela dei nostri mari e dell’ambiente in generale passa attraverso una profonda conoscenza e del relativo utilizzo di tutte le modalità di trasporto».
Un uso di tutte le modalità di trasporto – ha rilevato l’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri – che è possibile se l’Italia investirà in infrastrutture: «bisogna necessariamente – ha spiegato – puntare allo sviluppo di corridoi plurimodali che vedano nella funzione portuale e nelle piattaforme logistiche i propri perni di sviluppo. Punti nodali attraverso cui integrare i sistemi nazionali nell’organizzazione internazionale della produzione. Adeguate aree retroportuali e centri intermodali permetterebbero di individuare itinerari alternativi al tutto strada garantendo alle merci in arrivo dall’Asia di essere lavorate e di creare valore aggiunto».

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