Concordata la necessità di sviluppare in parallelo approcci sia tecnici che operativi
A conclusione della sesta serie di riunioni del gruppo di lavoro intersettoriale dell’International Maritime Organization (IMO) sulla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra delle navi, che si sono tenute questa settimana a Londra, è stata concordata una serie di misure possibili per diminuire ulteriormente queste emissioni convenendo, in particolare, che un approccio basato su obiettivi obbligatori da raggiungere sia relativamente alle possibili misure tecniche da adottare sia relativamente alle possibili misure operative garantirebbe la flessibilità e gli incentivi necessari per introdurre innovazioni in questo campo, in quanto un approccio basato sugli obiettivi consisterebbe nel fissare l’obiettivo da raggiungere lasciando spazio ad un’ampia gamma di metodi o soluzioni innovative utili a raggiungere il risultato.
Inoltre il gruppo dell’IMO ha convenuto che gli approcci tecnici ed operativi dovrebbero essere sviluppati in parallelo grazie ad un coordinamento informale introdotto prima della prossima riunione del gruppo di lavoro intersettoriale che è prevista dal 23 al 27 marzo 2020, poco prima della prossima riunione del Marine Environment Protection Committee (MEPC) dell’IMO, che è l’organo decisionale, in programma dal 30 marzo al 3 aprile 2020.
Tra gli approcci tecnici presi in esame dal gruppo di lavoro, sono state discusse proposte per introdurre un Energy Efficiency Existing Ship Index (EEXI) con riferimento al quale richiedere alle navi di soddisfare i requisiti di efficienza energetica stabiliti dopo l’entrata in vigore della misura proposta. Altre proposte tecniche riguardano l’imposizione di un limite obbligatorio della potenza delle navi.
Quanto agli approcci operativi, è stata prevista la focalizzazione sul miglioramento del piano di gestione dell’efficienza energetica delle navi come richiesto dal Ship Energy Efficiency Management Plan (SEEMP), e ciò include proposte per l’introduzione di obiettivi obbligatori per la riduzione dell’intensità di carbonio. Tra le proposte esaminate, anche l’introduzione di misure per ottimizzare la velocità di navigazione nonché misure per limitare la velocità delle navi.

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