Un emendamento prevede che i porti possano decidere di differire, sospendere, ridurre o cancellare il pagamento delle tasse di ancoraggio

Oggi il Consiglio dell’UE ha deliberato di dare mandato alla presidenza di negoziare con il Parlamento europeo quattro proposte legislative che hanno lo scopo di sostenere il settore dei trasporti colpito dall’impatto della pandemia di coronavirus.
Relativamente al trasporto aereo, una proposta prevede modifiche alle norme sulle licenze per le compagnie aeree in caso di problemi finanziari causati dalla crisi sanitaria introducendo una riduzione degli oneri amministrativi e l’introduzione di una deroga alle procedure utilizzate dagli Stati membri per imporre limitazioni dei diritti di traffico per far fronte alle emergenze causate da circostanze imprevedibili.
Una proposta prevede di prorogare il termine di recepimento delle direttive sulla sicurezza e interoperabilità ferroviaria del quarto pacchetto sul trasporto ferroviario con l’obiettivo di offrire alle imprese ferroviarie e alle autorità la flessibilità necessaria per affrontare l’attuale fase di crisi.
Una proposta prevede modifiche alla regolamentazione sull’accesso ai servizi portuali con lo scopo di alleviare i costi delle compagnie di navigazione allentando la norma che impone agli Stati membri di assicurare il pagamento di una tassa per l’utilizzo delle infrastrutture portuali. In particolare, l’emendamento consentirà ai porti di decidere di differire, sospendere, ridurre o cancellare tali oneri a carico degli utenti dei porti. Il mandato assegnato al presidente prevede che questa facoltà per i porti rimanga in vigore sino al prossimo 31 ottobre, riducendo leggermente il periodo proposto dalla Commissione Europea.
Infine una quarta proposta stabilisce la proroga della validità di determinati certificati e licenze per gli operatori del trasporto al fine rispondere alle difficoltà amministrative per il loro rinnovo causate dall’emergenza sanitaria.

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