Nove milioni di euro per promuovere il trasferimento delle merci dalla strada alla ferrovia

Venerdì la Commissione Europea, in base alle norme UE in materia di aiuti di Stato, ha approvato misure adottate dal governo italiano per promuovere il trasferimento del trasporto merci dalla strada alla ferrovia a Genova a seguito del crollo del ponte Morandi avvenuto nell’agosto 2018.
Le misure, che sono previste dalla legge 130 del 16 novembre 2018 e dureranno fino alla fine del 2020, mirano a mantenere o aumentare la quota di merci trasportate per ferrovia da e per il porto di Genova. Gli aiuti, per nove milioni di euro, assumono la forma di sovvenzioni per le società di logistica e per gli operatori di trasporto multimodale con l’obiettivo di incoraggiare l’uso del trasporto ferroviario e soluzioni intermodali nel contesto di gravi perturbazioni infrastrutturali della rete ferroviaria. Inoltre verrà concesso un sostegno, sotto forma di sovvenzione, a FuoriMuro Servizi Portuali e Ferroviari, il concessionario delle manovre ferroviarie nel porto di Genova, per compensare i costi aggiuntivi sostenuti a causa delle perturbazioni infrastrutturali. Il sostegno pubblico sarà fornito in relazione ai servizi di trasporto di merci per ferrovia e alle operazioni effettuate nei 15 mesi successivi al crollo del ponte.
In particolare, la decisione sancisce la possibilità di erogare ai beneficiari: il raddoppio del Ferrobonus nazionale fino a cinque euro a treno chilometro dal 15 agosto 2019 al 31 dicembre 2019 su tutti i treni aventi origine e destinazione il nodo genovese; il Ferrobonus finanziato con risorse proprie dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, fino a quattro euro a treno chilometro su tutti i treni aventi origine e destinazione i siti retro portuali strategici inclusi nella Zona Logistica Semplificata del sistema portuale, contributo che ha coperto 13 mesi (da novembre 2018 a dicembre 2019 per un valore massimo di 3,2 milioni di euro); un contributo (fino a 200 euro a tradotta), finanziato sempre con risorse dell’Autorità di Sistema Portuale per compensare all’impresa concessionaria eventuali maggiori costi di manovra ferroviaria nel bacino Sampierdarena
La Commissione Europea ha concluso che le misure sono conformi alle norme dell’UE in materia di aiuti di Stato, in particolare agli orientamenti della Commissione del 2008 sugli aiuti di Stato alle imprese ferroviarie.

Articolo realizzato da InforMare S.r.l. – Riproduzione riservata