Scalo della “Nicola”, che CMA CGM impiega nel servizio feeder SSLMED Turmed
Ieri, con lo scalo della portacontainer Nicola della CMA CGM, è stata riavviata l’attività operativa al Molo Polisettoriale del porto di Taranto che era inattivo dall’inizio del 2015 quando la società terminalista Taranto Container Terminal (TCT) aveva movimentato gli ultimi contenitori sulla banchina per poi riconsegnare il terminal all’Autorità Portuale (InforMare del 29 settembre 2015).
Da allora lo scalo portuale pugliese era uscito dalla rete globale dei servizi marittimi containerizzati. Con l’assegnazione della gestione del Molo Polisettoriale al gruppo turco Yilport, assunta a fine 2018 (InforMare del 20 novembre 2018), sono state poste le basi per il rientro in questo mercato avvenuto ieri con l’approdo della Nicola, che è utilizzata nel servizio feeder SSLMED Turmed che collega Taranto con Turchia, Malta e Tunisia impiegando navi della capacità sino a 1.100 teu.
L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio ha specificato che nella fase di start-up al terminal al Molo Polisettoriale, che Yilport gestisce attraverso la filiale San Cataldo Container Terminal (SCCT), per le operazioni di carico e scarico verranno utilizzate gru semoventi e, in parallelo, sarà completato il revamping del primo blocco di gru di banchina, tuttora in corso, a cura della società danese Konecranes che permetterà di incrementare la produttività del terminal (InforMare del 15 gennaio 2020). Inoltre la profondità dei fondali del terminal, che avrà una capacità di traffico annua pari a 2 – 2,5 milioni di teu, sarà portata a -16,5 metri entro la fine del 2021.
«L’attivazione del primo servizio feeder – ha commentato il presidente dell’AdSP, Sergio Prete – rappresenta il punto di partenza per il rilancio dei traffici commerciali. Il riposizionamento competitivo del porto di Taranto anche come gateway nello scenario Mediterraneo dello shipping e della logistica è ormai una realtà. Grazie al re-start dell’operatività del terminal si possono aprire prospettive importanti per l’internazionalizzazione delle imprese della Puglia e di tutto il Mezzogiorno».

 

Prima Portacontainer al Porto di Taranto
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