Tra gli obiettivi, rendere il porto di Napoli un polo per i traffici dei mezzi navali a minore impatto ambientale

Oggi Edison e Kuwait Petroleum Italia (Q8), nell’ambito della Naples Shipping Week, hanno presentato il loro progetto per insediare un deposito costiero Small Scale di gas naturale liquefatto nella Darsena Petroli del porto di Napoli (InFormare del 27 febbraio 2018).

Scopo dell’iniziativa, per la quale deve essere ancora completato l’iter amministrativo per la sua realizzazione, è di rendere facilmente disponibile il gas naturale liquido come combustibile marittimo e terrestre in tutta l’area del Tirreno centro-meridionale e di fare del porto di Napoli un polo di attrazione preferenziale per i traffici dei mezzi navali a minore impatto ambientale incentivando i settori turistici e commerciali dell’area.

Giuseppe Zappalà, amministratore delegato di Kuwait Petroleum Italia, azienda che a Napoli già dispone di un deposito costiero per lo scarico di prodotti petroliferi sempre alla Darsena Petroli dello scalo portuale, ha evidenziato che «questo importante investimento al Sud testimonia la fiducia che i nostri azionisti ripongono nel mercato italiano e rafforza il legame della nostra azienda con la città di Napoli dove da anni siamo un player di riferimento strategico per l’approvvigionamento energetico, un ruolo che con questo nuovo progetto potrà trovare un nuovo impulso».

Pierre Vergerio, executive vice president Gas Midstream, Energy Management and Gas Infrastructures di Edison, ha spiegato che il progetto nel porto di Napoli è parte integrante del piano di sviluppo strategico dell’azienda che prevede la creazione della prima catena logistica di GNL del Paese per rendere sostenibile il trasporto pesante, marittimo e su gomma. Stiamo già costruendo – ha precisato Vergerio – il primo deposito costiero di GNL nel porto di Ravenna con PIR (Petrolifera Italo Rumena) e puntiamo a realizzarne un secondo in quello di Napoli in partnership con Kuwait Petroleum Italia che è un partner di comprovata esperienza nell’area e con competenze complementari alle nostre».

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