Lo ha evidenziato il presidente di Assarmatori

Il presidente di Assarmatori, Stefano Messina, ha ribadito la necessità della presenza di navi militari nelle aree in cui la navigazione marittima commerciale è messa a rischio dagli attacchi dei pirati.

Intervenendo oggi alla cerimonia di apertura dell’anno accademico 2020/21 della Marina Militare Italiana, che si è svolta presso l’Arsenale Militare e Marittimo di Venezia, Messina ha spiegato che, «in uno scenario globale dove le zone a rischio di pirateria per unità mercantili stanno diventando sempre più numerose e dove gli attacchi alle navi stanno diventando man mano più pericolosi e cruenti, la presenza di navi militari nelle acque dove incrociano le più importanti rotte commerciali è per le marine mercantili europee e internazionali di grande sollievo e rappresenta la maggiore garanzia per una navigazione più sicura e tranquilla».

Messina ha sottolineato che la presenza delle navi e degli uomini della Marina Militare rappresenta «il segno tangibile della presenza del nostro Paese a difesa della propria comunità sociale ed economica, di quella che opera direttamente sul mare come di quella che, grazie ai traffici marittimi, contribuisce alla crescita e allo sviluppo propri e dell’intera comunità nazionale».

Il presidente di Assarmatori ha evidenziato inoltre come «uno degli aspetti che, accanto al pattugliamento delle aree a rischio da parte delle navi militari, è prioritario nel contrasto ai fenomeni di pirateria è quello del coordinamento con le diverse forze speciali nazionali per rendere sicuri e tutelati i traffici mondiali delle merci e gli equipaggi».

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