Timmermans: abbiamo fissato obiettivi ambiziosi per garantire una ripresa sostenibile, intelligente e resiliente. T&E evidenzia che il piano per gli aerei e le navi è incentrato troppo sui biocarburanti

Oggi la Commissione Europea ha presentato la propria “Strategia per una mobilità intelligente e sostenibile” nonché un piano d’azione con 82 iniziative da attuarsi nell’arco dei prossimi quattro anni con lo scopo di promuovere la trasformazione verde e digitale del sistema dei trasporti dell’UE.

«La strategia odierna – ha spiegato Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo – cambierà il modo in cui le persone e le merci circolano in tutta Europa e renderà facile combinare diverse modalità di trasporto in un unico viaggio. Abbiamo fissato obiettivi ambiziosi per l’intero sistema dei trasporti per garantire una ripresa sostenibile, intelligente e resiliente dalla crisi del Covid-19».

La strategia è basata sul raggiungimento di diverse tappe, a partire da quella del 2030, anno entro cui almeno 30 milioni di automobili a emissioni zero dovranno circolare sulle strade europee, si prevede il raddoppio del traffico ferroviario ad alta velocità in tutta Europa e che viaggi collettivi programmati per percorsi inferiori a 500 chilometri debbano essere neutri in termini di emissioni di carbonio, e si prevede infine che la mobilità automatizzata sarà diffusa su larga scala e saranno pronte per il mercato navi a zero emissioni.

Entro il 2035, invece, si prevede che saranno pronti per il mercato aeromobili di grandi dimensioni a zero emissioni. L’ultima tappa è quella del 2050, anno entro il quale quasi tutte le automobili, i furgoni, gli autobus e i veicoli pesanti nuovi dovranno essere a zero emissioni, è previsto il raddoppio del traffico merci su rotaia e si prevede la piena operatività di una rete transeuropea TEN-T di trasporto multimodale.

L’organizzazione non governativa Transport & Environment (T&E) ha accolto con favore la strategia per la mobilità presentata dalla Commissione UE, ma ha evidenziato che il forte affidamento che questo piano fa sui biocarburanti sia per il trasporto aereo che per quello marittimo, e solo in piccola parte sui combustibili a base di idrogeno, rischia di risolversi in un disastro ecologico. In particolare, T&E ha sottolineato che la dipendenza dai biocarburanti risulta in contrasto con la strategia della stessa Commissione Europea sull’idrogeno e con il suo obiettivo di fermare la deforestazione.

«È fantastico – ha commentato il direttore esecutivo di T&E, William Todts – che l’UE stia prendendo sul serio il problema climatico connesso con il trasporto aereo e il trasporto marittimo, ma i biocarburanti non sono la soluzione. L’ultima avventura europea con i biocarburanti – ha ricordato Todts – è stata un fiasco che ha causato deforestazioni in tutto il mondo. Oggi – ha osservato – abbiamo un’ottima alternativa costituita da combustibili ad idrogeno rinnovabili che non solo sono più puliti, ma rappresentano anche una grande opportunità industriale».

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